VIDEO | Licenziati all’unanimità due importanti provvedimenti che presto varcheranno l’ingresso dell’aula consiliare. Ecco di cosa si tratta
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Seduta lampo per la Prima Commissione Affari istituzionali di Palazzo Campanella che ha licenziato all’unanimità due importanti provvedimenti che presto varcheranno l’ingresso dell’aula consiliare. La presidente Luciana De Francesco (FdI) ha infatti messo subito ai voti – ricordando che la legge è stata illustrata nella seduta precedente - la proposta di iniziativa dei consiglieri meloniani Neri, De Francesco, Montuoro e Mannarino, sull’istituzione del Sistema informativo integrato regionale della Calabria, con la costituzione della società “ReDigit S.p.A.” con la quale si vuole cogliere l’opportunità di facilitare il coordinamento dell’evoluzione dei diversi sistemi informativi, telematici e tecnologici dei singoli enti del sistema regionale e delle società regionali a totale partecipazione pubblica. Un modo, nell’ambito dell’attuazione del Piano triennale per la transizione digitale della Regione Calabria, per «favorire lo sviluppo integrato e organico dei servizi digitali in funzione di un più sinergico ecosistema regionale».
La nuova società in house avrà quindi il compito di supportare il sistema regionale nel garantire un approccio sinergico agli investimenti nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, continuando – e accelerando ulteriormente – il percorso già intrapreso dalla Regione, che parteciperà al capitale sociale del nuovo ente in house ReDigit S.p.A. per una quota di capitale sociale complessivamente pari a 2.670.000,00 euro, di cui 970mila nell’annualità 2024, 1 milione nell’annualità 2025 e 700mila euro nell’annualità 2026. Il capitale sociale della società, per come indicato nella relazione preliminare di sostenibilità economico-finanziaria allegata alla presente, sarà complessivamente di 3 milioni di euro per consentire alla costituenda società di far fronte ai costi stimati di costituzione, avviamento ed esercizio per un periodo iniziale complessivo di 30 mesi.
Agenzia regionale per l’energia della Calabria
Approvata all’unanimità anche la proposta di legge a firma di Mancuso, De Nisi, Graziano e Lo Schiavo, sull’istituzione dell’ “Agenzia regionale per l'energia della Calabria”. La proposta è approdata in Prima Commissione dopo aver ricevuto il parere favorevole della Commissione consiliare Ambiente e della Commissione consiliare Agricoltura. L’opportunità di questa nuova istituzione è data proprio dalla modifica Costituzionale del 2001 che ha reso l’energia una materia concorrente tra Stato e Regioni.
Le attività assegnate a “Arec” sono quindi relative all’esercizio, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici sul territorio regionale; migliorare la gestione della domanda di energia, mediante la promozione dell'efficienza energetica; favorire un miglior utilizzo e la razionale gestione delle risorse locali e rinnovabili. Questo al fine di favorire l'utilizzazione di tali risorse energetiche anche nell'edilizia residenziale pubblica mettendo in campo azioni mirate al miglioramento dell'ambiente e al controllo dell'inquinamento atmosferico.
Arec si occuperà anche della ricezione, la registrazione e il deposito delle attestazioni di prestazione energetica (Ape) di cui la Regione è carente e sarà da supporto alla costituzione di comunità energetiche rinnovabili (Cer) sul territorio regionale inclusa la possibilità di partecipare a Comunità energetiche promosse da enti locali.
La legge, naturalmente prevede dei costi totali pari a 2,4 milioni di euro che saranno spalmati in tre annualità (2024-2025-2026) da 800 mila euro.
Per quanto riguarda il personale, l’Arec, per l’espletamento delle proprie attività, utilizzerà personale appartenente al ruolo della Giunta regionale o di enti locali, assegnato in distacco per la durata di due anni, prorogabile; e personale assunto, tramite pubblico concorso ai sensi dell’articolo 35 del d. lgs. 165/2001, a tempo indeterminato o determinato o con altre forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego, nell’ambito del piano triennale dei fabbisogni del personale.
Il direttore generale della nuova Agenzia avrà un compenso pari a 136.813,17 euro, ai quali vanno aggiunti gli oneri previdenziali, l’Irap e i costi relativi alla produttività. Lo stipendio mensile sarà quindi pari complessivamente a 10.524,09 euro (dato dalla somma dello stipendio base- 3.481,60 - della retribuzione di posizione Dir- 3.500,88 - dell’ulteriore retribuzione di posizione dirigente generale l.r. 7/96 – 3.500,88 - dell’indennità vacanza contrattuale – euro 23,32 - dell’indennità vacanza contrattuale 2024- euro 17,41).
C’è insomma da giurare che sarà un posto molto ambito che potrà essere utilizzato anche per soddisfare gli appetiti dei partiti di maggioranza.