Pignataro e Campagna, coadiuvati da Funaro e Nocito, rilanciano i temi del lavoro e della cittadinanza. «Avere la garanzia di un salario dignitoso, ben retribuito e anche garantito, contribuisce anche a rafforzare la rappresentanza politica»
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«Cinque sì per dare il via alla tua rivoluzione». Avs, l’Alleanza Verdi Sinistra, non usa tanti giri di parole per posizionarsi in vista del referendum su lavoro e cittadinanza promosso da sindacati e associazioni. Questa mattina, nella sede della Cgil di Cosenza i vertici regionali di Sinistra Italiana (Ferdinando Pignataro, Maria Pia Funaro e Walter Nocito) e dei Verdi (Giuseppe Campana ed Elisa Romano) hanno spiegato perché sia importante recarsi alle urne l’8 e il 9 giugno.
«Votiamo Sì per recuperare quei diritti cancellati in un periodo di enfasi neoliberista – ha detto il segretario regionale di SI Ferdinando Pignataro –. Si tratta di lavoro, di dignità, di cittadinanza. Si tratta, in questo caso, di frenare un’ingiustizia nei confronti di cittadini italiani che lavorano in Italia e che non hanno diritto alla cittadinanza. Da dove dovrebbe partire la rivoluzione di cui parliamo nel nostro claim? Io credo che quelle elencate siano tutte priorità, certo che se guardiamo in Calabria ritengo che l’emergenza della Sanità sia purtroppo qualcosa di eccezionale. In più c’è il tema dei salari, qui da noi sono i più bassi d'Europa, i più bassi del G20. La nostra regione, lo dicono i dati, è trattata peggio di tutte le altre del Paese».
Per Giuseppe Campana «i requisiti sono importantissimi, non solo per il lavoratore ma anche per le piccole e medie imprese. L'invito che rivolgo è di andare a votare perché sono in tanti a sostenere che il quorum non raggiunga. Nella Sibaritide, l’area da cui provengo, vedo tanti che vogliono lavorare e spesso, ancora adesso, si imbattono in un’antistorica lotta di classe che assume i connotati veri e propri di una lotta tra i poveri. Vale a dire - conclude - tra il piccolo imprenditore e il dipendente che vorrebbe lavorare. Per questo motivo la battaglia va condotta fianco a fianco».
Walter Nocito, durante il suo intervento, ha definito la campagna referendaria una battaglia di democrazia. «Sì, perché la democrazia sociale si aggiunge e arricchisce la democrazia politica che si manifesta nelle urne. Avere una garanzia di lavoro dignitoso, ben retribuito e anche garantito nella sicurezza contribuisce anche a rafforzare la cittadinanza politica». Maria Pia Funaro, infine, si è focalizzata sul quesito numero 5, il cosiddetto quesito sulla cittadinanza che dimezza i tempi per l'acquisizione della cittadinanza italiana, da 10 a 5. «Accorciarne i tempi di accesso significa accorciare la distanza fra le persone e i loro diritti di base. Alleanza Verdi Sinistra convintamente vota sì» ha sentenziato.