Il capogruppo pentastellato in Consiglio regionale attacca il governatore dopo il video sugli stipendi dei dirigenti: «Se è vero, come afferma, che solo ora sta cominciando a capire quali erano i problemi, potrebbe aver ripetuto gli errori del passato»
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
«Nuova “operazione spot” del presidente della Regione, Roberto Occhiuto. Questa volta è toccato agli ex Consorzi di bonifica entrare nel tritacarne social. Più precisamente sotto accusa sono finiti gli stipendi dei dirigenti degli ex 11 Consorzi, riformati in un unico Consorzio. Ho ascoltato con attenzione un presidente Occhiuto in versione “grillina”, che sbraita contro la classe dirigente che, guarda caso, guadagna più dei semplici operai». Lo afferma, in una dichiarazione, il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Davide Tavernise, in riferimento al video diffuso ieri dal governatore.
«Quegli stessi operai - aggiunge - che salivano sui tetti per protestare contro i mancati pagamenti degli stipendi, mentre loro, i dirigenti, venivano pagati regolarmente a peso d'oro. E in tutto ciò Occhiuto, all'oscuro di tutto, procedeva con la riforma dei Consorzi, senza conoscere i reali problemi degli enti, tra lodi arbitrali e sospette assunzioni pilotate? Quella portata avanti dal presidente è una riforma al buio. E già solo questo è un aspetto preoccupante da non sottovalutare. Perché se è vero, come candidamente Occhiuto afferma in un video, che solo ora sta procedendo a capire nel dettaglio quali sono stati i motivi che hanno fatto saltare il banco dei Consorzi, non vorrei che il presidente avesse ripetuto inconsapevolmente gli stessi errori del passato. Un passato, tra le altre cose, che vede al governo della Calabria dal 2020 il centrodestra e solo ora Occhiuto si rende conto che qualcosa non andava? Avrebbe fatto prima a chiedere delucidazioni a qualche suo consigliere di maggioranza».
«Spero comunque che per una volta - dice ancora Tavernise - il presidente Occhiuto mantenga le promesse e porti veramente tutte le carte in Procura. Su questo avrà tutto il mio appoggio. Al momento, però, è bene ricordare che i lavoratori del Consorzio unico non hanno ancora visto un centesimo dei 2 milioni di euro stanziati nella legge della nuova riforma, approvata in fretta e in furia due mesi fa appunto per consentire ai lavoratori di percepire lo stipendio».