VIDEO | Animata riunione dei presidenti dei partiti che hanno dovuto prendere atto della decisione di Spirlì che ha scritto ai ministri competenti e al Cts per chiedere la conferma della data del voto. Si va verso il rinvio oltre lo stato di emergenza (ASCOLTA L'AUDIO)
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Tensione altissima a palazzo Campanella dove il Consiglio regionale si è riunito per approvare il bilancio di previsione in quella che è l’ultima seduta del 2020.
Prima dell’inizio dei lavori d’Aula si è svolta la Conferenza dei capigruppo durante la quale il presidente della giunta ff Nino Spirlì ha reso l’informativa in ordine alla convocazione delle prossime elezioni regionali. Spirlì ha confermato di avere scritto ai ministri competenti e al Cts per avere conferma della possibilità di svolgere le elezioni il 14 febbraio in considerazione dell’andamento della curva epidemiologica, del prolungarsi dello stato di emergenza e delle recenti istituzioni di nuove zone rosse sul nostro territorio.
La risposta da parte del governo dovrebbe arrivare nelle prossime ore e, per quel che trapela, dovrebbe essere favorevole ad un rinvio oltre lo stato di emergenza e quindi oltre il 31 marzo. Il 18 aprile sarebbe un’ipotesi allo studio che potrebbe contemperare le esigenze di chi vorrebbe addirittura un rinvio a giugno, come i partiti di centrosinistra e chi, soprattutto Forza Italia, vorrebbe rimanesse confermato il 14 febbraio. Addirittura qualche che consigliere azzurro aveva minacciato di non votare il bilancio in segno di protesta in considerazione della richiesta di rinvio formulata da Spirlì.
La riunione dei capigruppo, dunque, è stata accesissima così come le riunioni di maggioranza delle giornate precedenti, anche perché l’incertezza sta innervosendo tutti e, eventualmente, presentare le liste entro il 13 gennaio diventerebbe un’impresa al limite del fattibile.
Per cui a prescindere dalle posizioni di facciata dei partiti del centrodestra la sensazione è che il rinvio a questo punto sia inevitabile. Neanche Forza Italia, ad esempio, ha ancora indicato il candidato governatore ad esempio. Circostanza che sia Fdi che Lega hanno evidenziato seppure confermando formalmente la loro volontà di votare il 14 febbraio. A questo punto, però, la decisione è passata al governo nazionale.
Tallini: «Dimostrerò la mia innocenza»
La seduta di Consiglio ha visto poi il rientro in Aula di Domenico Tallini, al quale era stata revocata la misura cautelare degli arresti domiciliari, nelle funzioni di consigliere.
Tallini ha detto che non si darà pace fino a quando non sarà dimostrata la sua innocenza e pur ribadendo la fiducia nella magistratura ha parlato di evidenti errori nei suoi confronti e ribadito di non aver mai avuto contatti, neanche indiretti, con la criminalità organizzata. A richiamare in aula Tallini è stato il presidente del Consiglio regionale, Giovanni Arruzzolo, in apertura della seduta odierna.