«Quasi mai rispondo all’opposizione, preferisco occuparmi di cose concrete. Questa volta ho deciso di farlo, per Gabriele, per i ragazzi coinvolti e perché anche la sopportazione dell’ipocrisia ha un limite...». Lo scontro sulla Calabria Film Commission continua anche fuori dal Consiglio regionale. Roberto Occhiuto, dopo aver risposto a un’interrogazione del consigliere M5s Davide Tavernise, pubblica sui social brani del suo intervento (il clou è l’accusa al centrosinistra di aver speso oltre 500mila euro per procure affidate allo stesso studio legale) e un video con un collaboratore che alla Cfc si occupa di social media editing e nel suo curriculum inserisce la qualifica di skipper. Il collaboratore era finito nel mirino di Tavernise che, nel suo intervento, toccava anche altre questioni, tra cui la trasparenza della Fondazione e la selezione di altri consulenti. Il presidente della Giunta regionale difende le proprie scelte e accusa l’opposizione di praticare una «politica stracciona».

Occhiuto: «Opposizione fa politica stracciona»

«Lui è Gabriele - dice Occhiuto nel video seduto accanto a un ragazzo - un giovane straordinario, calabrese che però la mia opposizione ha definito uno skipper e si dice scandalizzata dal fatto che Film commissione, l'agenzia che si occupa della promozione in Calabria, abbia dato una consulenza a Gabriele. Perché è stato scelto, perché è bravissimo. È un videomaker che abbiamo conosciuto proprio in rete. Ha fatto dei filmati straordinari con milioni di visualizzazioni, ha fatto premiare la Calabria con un suo filmato per la regione con la spiaggia più bella d'Europa. È stato scelto per merito quindi. Mi dispiace Gabriele se a volte una politica stracciona, anche in Calabria, pensa che tutti facciano scelte come le farebbero loro».

Nel video vengono anche riproposti dei passaggi dell'intervento di Occhiuto in Consiglio regionale. «Sotto la gestione del centrosinistra - ha detto il governatore nell'occasione - Film commissione ha stipulato dei contratti assicurativi addirittura di centinaia di migliaia di euro per fare assicurazioni sulla vita ai consulenti, non ai dipendenti, e ha dato incarichi ad un unico avvocato fino al 2020 per 500.000 euro. Sono cose che sono state inviate doverosamente alla Procura della Repubblica. Non dovete pensare che gli altri sono come voi». Poi, rivolto a Davide Tavernise, capogruppo 5 Stelle presentatore dell'interrogazione, Occhiuto, sempre in Consiglio, ha detto, «questo skipper è un videomaker di straordinarie capacità le cui immagini, onorevole Tavernise, lei le ha condivise più volte sui suoi social. Un ragazzo che è stato in America, è tornato e che si è detto contento di essere stato selezionato per immagini apprezzate da tutti, anche da lei».

Il video prosegue poi nell'ufficio di Occhiuto, con il governatore che si rivolge a Gabriele: «pensano che tu sia stato scelto per altre ragioni e non perché sei davvero così capace quindi sono io che ti chiedo scusa perché sei stato messo in mezzo, un po' infangato e di questo mi dispiace».

«Grazie presidente - la risposta - accetto le scuse, ovviamente non accetto le scuse della politica che cerca di infangare. Sono stato tanti anni fuori dalla Calabria, un po' in America e un po' in giro per il mondo. Adesso vorrei restare qui. Apprezzo anche il vostro lavoro, cioè mi avete trovato, non siamo amici, non siamo compari, non siamo niente».

Il video si conclude con le immagini dell'intervento di Occhiuto in Consiglio regionale. «Non dovete pensare - ha detto nell'occasione - che gli altri siano come voi. Soprattutto chi fa il presidente della Regione oggi, ha scelto tre anni e mezzo fa di fare un cambio di passo completo rispetto al passato perché non si prendono i voti facendo clientele o sulla base delle scelte sull'appartenenza politica. Si prendono i voti se si riesce, per esempio, attraverso film commission a rendere orgogliosi i calabresi, anche quello che stanno fuori, perché c'è un ente che si occupa della promozione della regione che finalmente fa parlare della Calabria per le sue bellezze. Quindi, per quanto riguarda questo governo regionale, le scelte che si fanno e che si faranno saranno sempre scelte improntate soltanto al merito e alla qualità. Noi non scegliamo i nostri consulenti come lei ha scelto i suoi».

Tavernise (M5s): «Da Occhiuto attacchi personali per nascondere le sue magagne»

La polemica non finisce qui, perché Tavernise replica a Occhiuto accusandolo di «mistificare i fatti» e di «nascondersi dietro attacchi personali, evitando accuratamente di rispondere nel merito della mia interrogazione sulla Calabria Film Commission. La verità è chiara: la trasparenza è stata sacrificata sull’altare del clientelismo, con un ente che non pubblica le determine di spesa e che, messo alle strette dalla mia interrogazione, ha provato a rabberciare una soluzione con un link sul sito della Fondazione che rimanda direttamente alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici, che è il portale dell’Anac dove ci sono i contratti di tutta Italia. Un trucco per prendere tempo e far finta di rispettare le regole, quando in realtà si continua a calpestare ogni principio di buona amministrazione. Perché anche la Calabria Film Commission, come ogni ente pubblico, ha l’obbligo di pubblicare tutti gli atti prodotti sul proprio sito».

Il consigliere regionale del M5s continua: «Si sa, Occhiuto è maestro nel cercare di distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi, attaccando chi denuncia le sue mancanze. Ma la realtà è che la sua amministrazione è un disastro annunciato: mentre la Calabria affonda sotto il peso delle inefficienze e delle clientele, lui si preoccupa solo di proteggere il suo cerchio magico».

«Il caso della Calabria Film Commission – argomenta ancora Tavernise – è solo uno dei tanti esempi di una gestione opaca e scandalosa. Le determine di spesa restano nascoste, le selezioni per nuovi incarichi si svolgono senza alcuna chiarezza e ogni richiesta di trasparenza si scontra con un muro di silenzi e rinvii. Chi gestisce le risorse pubbliche ha il dovere di rendere conto ai cittadini, ma in Calabria le regole valgono solo quando fa comodo a chi comanda».

E poi c’è Luciano Vigna, «il simbolo del potere accentrato nelle mani di pochi fedelissimi. Direttore della Film Commission, capo di Gabinetto della Giunta, commissario straordinario di Arrical: tre ruoli apicali per un solo uomo, messo lì per garantire il totale controllo su settori strategici. Una gestione padronale che calpesta ogni logica istituzionale, in perfetta continuità con il sistema di potere di Occhiuto. Già anni fa si parlava di conflitto d’interessi, ma oggi la situazione è ancora più grave: la Calabria è ostaggio di un governo regionale che premia solo i fedeli e ignora i cittadini».

«Intanto – continua Tavernise – la Film Commission continua a sfornare determine oscure e a gestire selezioni su misura. Il presidente della commissione esaminatrice? Ovviamente sempre lui, Luciano Vigna. È un sistema chiuso, blindato, dove il controllo è totale e la trasparenza inesistente. Chi prova a chiedere spiegazioni si scontra con la solita arroganza del potere, che preferisce il silenzio alle risposte. Occhiuto può continuare a mistificare, ma non può nascondere all’infinito la polvere sotto il tappeto. Io continuerò a denunciare ogni abuso, ogni spreco, ogni inganno. La Calabria merita di più di questa amministrazione che ha ridotto la regione a un feudo personale».