«Uno scippo ai danni dei Comuni, che pregiudica il principio di leale collaborazione tra le Istituzioni». Il sindaco di Pizzo e presidente di Anci Calabria punta il dito contro il Governo per il blocco dei fondi destinati alla riqualificazione delle periferie e rimarca lo sconcerto dei primi cittadini dei comuni capoluoghi di provincia e della città metropolitana di Reggio, che si sono visti sottrarre da Palazzo Chigi circa 103 milioni di euro di fondi statali per progetti che comprensivi delle quote di cofinanziamento ammontano in Calabria ad oltre 192 milioni di euro.

 

«Si tratta di risorse importantissime – spiega Callipo – perché destinate alle aree che più necessitano di interventi di riqualificazione, nel solco di quel progetto nazionale di recupero delle periferie promosso anche dall’impegno in questo senso dell’architetto e senatore a vita Renzo Piano. I fondi ora sono stati bloccati, nonostante le convenzioni sottoscritte con l’Amministrazione centrale dello Stato e nonostante molti Comuni siano già entrati nella fase operativa di progettazione per il successivo avvio delle opere. Un precedente gravissimo per il nostro Paese, perché fa passare il messaggio che in Italia tutto è incerto anche ciò che è definito contratti bilaterali e che quindi dovrebbe essere considerato un dato acquisto e incontrovertibile. Ecco perché riteniamo che la decisione del Governo sia non solo ingiusta dal punto di vista politico e istituzionale, ma anche illegittima. Ci sono obblighi precisi già assunti con la sottoscrizione delle convenzioni e si rischia di innescare una pioggia di ricorsi incrociati di cui nessuno sente il bisogno».

 

Un caos che i sindaci calabresi sperano ancora di evitare. «Non intendiamo mollare - assicura Callipo – e insieme ai nostri sindaci che fanno parte dell’ufficio di presidenza di Anci Nazionale, Mario Occhiuto e Giuseppe Falcomatà, oltre che a tutti i sindaci interessati, adotteremo tutte le iniziative necessarie per protestare contro questa decisione, nella speranza che il Governo torni sui suoi passi. Intanto abbiamo il dovere di informare i cittadini di quanto sta accadendo, perché saranno loro che vedranno scomparire progetti che erano stati già approvati ed illustrati e che avrebbero potuto risolvere problemi annosi di interi quartieri. Basti pensare che oltre ai 4 capoluoghi di provincia ed alla Città di Reggio, l’hinterland reggino stavano avviando progetti per 101 milioni di euro e sappiamo tutti quanto risorse così ingenti siano importanti per un tale territorio».

 

«Infine – ha concluso Callipo - ritengo utile chiarire, a differenza di quanto sostenuto da alcuni parlamentari in queste ore, che non corrisponde al vero l’affermazione secondo la quale il Governo starebbe togliendo a 96 Comuni per dare a tutti i Comuni. Infatti, il previsto sblocco all’utilizzo degli avanzi di amministrazione degli esercizi precedenti è stato ottenuto a seguito delle sentenze della Corte Costituzionale che considerano illegittimi i vincoli all’utilizzo degli avanzi di amministrazione degli enti locali (sentenze n. 247 del 2017 e n.101 del 2018) e non può essere oggetto, da parte del Governo, di una sorta di “scambio” con risorse statali già stanziate.  Le due questioni sono nettamente e logicamente separate. Il bando periferie è finanziato da risorse statali, mentre gli avanzi sono risorse proprie dei Comuni, come finalmente riconosciuto dalla Corte Costituzionale. Il risultato immediato è quindi solo meno risorse per i Comuni, su un argomento critico e di importanza notevole quale è la questione delle periferie urbane».

 

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