L’Aula ha approvato la relazione della Giunta delle elezioni con 183 voti a favore e 127 contrari. In apertura respinta la proposta di rinvio in commissione avanzata dai cinquestelle. Proteste dal Movimento, tensioni anche con il Pd
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L'Aula della Camera ha approvato con 183 voti a favore e 127 contrari la relazione della Giunta delle elezioni riguardante un collegio della Calabria che ha come conseguenza l'ingresso a Montecitorio come deputato dell'esponente di Forza Italia Andrea Gentile e l'uscita della pentastellata Elisa Scutellà.
Applausi in Transatlantico dei deputati del gruppo M5s alla Camera a Scutellà che è uscita dall'Aula di Montecitorio in lacrime dopo il voto che l'ha dichiara decaduta. Cori di "Elisa, Elisa" hanno accompagnato il lungo applauso alla ormai ex deputata che ha lasciato l'Aula accompagnata da Giuseppe Conte.
La discussione alla Camera
In apertura della discussione la Camera ha respinto a maggioranza la proposta di rinvio dell'atto in commissione avanzata, in apertura di seduta, dal M5s.
Al centro della discussione l'esito del voto nel 2022 in un collegio della Calabria. La Giunta delle elezioni, su ricorso dell'azzurro Gentile, ha riconteggiato le schede nulle e bianche dandogli ragione. Gentile entra in Parlamento al posto della pentastellata Scutellà in seguito ad un'articolata catena di conseguenze: il ricorso ha riguardato il collegio uninominale di Catanzaro dove Gentile è arrivato secondo a 482 voti dall'esponente del M5s Anna Laura Orrico. Col riconteggio, a Gentile sono stati assegnate 240 schede in più rispetto a Orrico. La quale era stata però eletta anche nel collegio proporzionale, che aveva "ceduto" alla collega di partito Scutellà.
In questo scenario, con l'Aula che ha confermato la decisione della Giunta delle elezioni, Orrico si "riprenderà" il seggio che aveva ceduto a Scutellà, mentre Scutellà dovrà lasciare Montecitorio. Il M5s, già in passato e da ultimo in apertura della seduta odierna, ha protestato per diversi aspetti della vicenda: diverse le tensioni anche tra pentastellati e dem, che esprimono il presidente della Giunta delle elezioni.
Conte: «Una truffa, indagherà la Procura»
«Oggi togliete questo seggio alla nostra deputata Elisa Scutellà per darlo ad Andrea Gentile per i meriti di lignaggio politico che tutti conosciamo. È riuscito ad assoggettare tutta la giunta per le elezioni per questo risultato». Lo ha detto in Aula alla Camera Giuseppe Conte (che nella sua intervista a Perfidia aveva anticipato i temi di questo intervento, qui la puntata) durante la dichiarazione di voto sulla relazione della Giunta riguardante la decadenza di Elisa Scutellà.
«Le cose potrebbero ribaltarsi e le altre forze politiche potrebbero ritrovarsi con il cambio delle regole elettorali. Non vi permettete di dire che i calabresi non hanno saputo votare, hanno seguito le istruzioni del ministero dell'Interno», ha aggiunto Conte. «La Procura indagherà anche se siete allergici ai giudici. Avete recuperato duecento voti, una truffa».
Seduta ad alta tensione, opposizioni: «Pericoloso precedente»
Alta tensione durante tutta la seduta dell'Aula, con il M5s che ha contestato sia la presenza del vicepremier Antonio Tajani, sia la presidenza dell'azzurro Giorgio Mulè. Quest'ultimo ha respinto ogni accusa rimarcando i criteri oggettivi con cui vengono determinate le presidenze di turno. Respinta sul finale anche la richiesta avanzate da Marco Grimaldi di Avs, e appoggiata da parte dell'opposizione, di procedere con il voto segreto.
Negli interventi in dichiarazione di voto, Benedetto Della Vedova (+E) ha invitato a votare contro «una prepotenza ingiustificata, che segna un precedente pericoloso». Stesse motivazioni espresse da Francesco Emilio Borrelli di Avs: «Voteremo contro un pericoloso precedente».
Diversa la posizione di Pietro Pittalis di FI: «I dati parlano chiaro e l'esito numerico è oggettivo, 240 voti in favore di Gentile». «Esprimeremo un voto contrario alla relazione di maggioranza» sul caso Scutella, ha annunciato Ilenia Malavasi (Pd).