L’ex commissario regionale della Lega ha presentato a Cosenza il suo libro sull’impegno del Governo per le infrastrutture in Calabria: «Investimenti così importanti non si vedevano dai tempi della Cassa per il Mezzogiorno». L’appello ai sindaci
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«Negli ultimi 30 anni, da quando sono nate le regioni, non si sono pensati progetti strategici complessivi per i territori ma piccoli investimenti, spesso nemmeno completati. E’ mancata una visione d’insieme per colpa dell’inadeguatezza della classe dirigente». Non usa certo mezze parole Gianfranco Saccomanno, già commissario regionale della Lega, che in questi giorni è impegnato in una sorta di tour per presentare il suo pamphlet “La questione meridionale… è la volta buona?” che ieri sera ha fatto tappa a Cosenza.
Un libro misto, lo definisce l’autore, politico ma anche tecnico e storico, che parte da un'analisi della questione meridionale per approfondire il tema delle infrastrutture al fine di capire se è fattibile quello che è previsto nel programma di Governo che ad otto/dieci anni cambierà il destino del Sud. In un incontro moderato da Nicoletta Toselli, l’avvocato ha illustrato tutti i finanziamenti che l’attuale governo ha messo a disposizione della Calabria, provando anche a spazzare via alcune critiche che secondo l’autore del libro sono strumentali o figlie della disinformazione.
Una su tutte quella sull’alta velocità. Saccomanno spiega che il progetto è finanziato fino a Praia e fino alla galleria Santomarco. Gli altri lotti non sono stati ancora finanziati perchè non ci sono i progetti e lo Stato certamente non può mettere soldi al “buio”. Questo però non vuol dire un disimpegno del Governo sull’opera, anzi. Essa è strategica, nella prospettiva della costruzione del Ponte sullo Stretto, per far uscire il Meridione dal suo isolamento infrastrutturale. «Attorno al Ponte - dice Saccomanno - ci saranno una serie di interventi sulle due coste e le strutture di supporto alla sostenibilità dell’opera con una serie di interventi infrastrutturali. Il Ponte è sostenibile se si fa l’alta velocità fino a Palermo. Naturalmente una grande opera come questa deve procedere necessariamente per step. I progetti sull’alta velocità dopo Cosenza non sono mai stati realizzati, ma adesso si sta provvedendo».
Ma non c’è solo il Ponte e l’alta velocità come investimenti infrastrutturali. La Calabria come scrive Saccomanno ha ottenuto il finanziamento della Ss 106, l’elettrificazione della linea ferroviaria jonica, investimenti a favore del porto di Gioia Tauro. Un tesoretto cospicuo di finanziamenti che non si vedeva dall’epoca della Casmez. Nell’opera vengono descritti compiutamente tutti gli interventi cantierati, quelli in corso di affidamento ed, ancora, quelli programmati e progettati, con specificazione delle risorse messe a disposizione. L’autore del libro ha calcolato qualcosa come 80 miliardi che verranno investiti complessivamente dallo Stato per il Meridione.
«Questo percorso di crescita - avverte però l’autore - deve essere gestito dai territori e non imposto dall’alto. Sto chiedendo ai sindaci di lavorare insieme e chiedere cosa vogliamo fare su alcuni progetti, di sederci attorno a un tavolo con i tecnici di Anas e Rfi per discutere le soluzioni progettuali ottimali per i territori in una visione non campanilistica ma più complessiva, ma se ogni Comune va per conto suo e pone paletti, rischiamo di rallentare l’azione del Governo e sciupare questa occasione». Anche da qui nasce l’esigenza di questo piccolo tour per presentare ai territori la grande occasione che si pone per la Calabria. In platea a dar manforte all’autore del libro c’erano anche il consigliere regionale della Lega, Katya Gentile, e il deputato Simona Loizzo che con due brevi interventi hanno confermato la precisa scelta politica compiuta dal Ministro Matteo Salvini a favore del Sud.