Una lunga conversazione su WhatsApp con un vecchio amico, il ruolo dei giovani che hanno scelto di rimanere in Calabria e il significato della politica oggi. 

 

  • Lui: Ma sempre con i giovani te la fai?!
  • Io: Sì, diciamo che ci sto bene, mi trovo a mio agio.

 

  • Però secondo me, uno del tuo livello dovrebbe prima di tutto occuparsi di cose serie.
  • Come dire che con i ragazzi giochiamo?

 

  • Non è questo, ma secondo me ognuno dovrebbe stare con quelli del suo livello.
  • Ma guarda che io non mi abbasso di livello frequentando i giovani. Se proprio posso dirla tutta: io cresci di livello parlando con loro. E sono io così ad apprendere come va il mondo, come cambia la società.

 

  • Vabbè, senza esagerare. Tu che sin da ragazzo sei stato in prima linea su tutto, arrivando a fare il parlamentare e ancora adesso hai importanti ruoli a Roma, ora mi vuoi far credere che nei giovani ti senti addirittura al dì sotto del loro livello. Dai!
  • Guarda, dopo che hai fatto tante cose e pure importanti, non impari più nulla a stare ‘lassù’! Io trovo molto interessante e bello parlare con un giovane di oggi. Mi da tanta energia.

 

  •  Quindi questi sono i giovani di ‘Vantativinne‘, del libro che hai scritto per loro?
  • Esattamente. Sono quelli che con coraggio sono rimasti in Calabria. Sono la Calabria che non si arrende, la Calabria che vince. Io voglio aiutarli tutti ad affermarsi e a rimanere in Calabria

 

  • Perché allora non torni alla politica attiva, al partito e magari ti ricandidi nuovamente? Credo che tu possa avere tanti voti. Sento gente che ti apprezza molto.
  • Ma io faccio politica tutti i giorni. Solo che la faccio come piace a me. E con soddisfazione. Certo non faccio il politicante: ce ne sono già troppi in circolazione.

*di Franco Laratta, ex parlamentare e giornalista