«Quello proposto nel testo della riforma di cui abbiamo discusso lunedì scorso insieme alle Organizzazioni professionali di categoria e all'Anbi, durante un incontro  informale promosso dall'assessore Gianluca Gallo tenutosi presso il Dipartimento Agricoltura, prevede un modello di Consorzio unico, snello, funzionale, efficiente e sostenibile, che contempera la giurisprudenza in materia, si ispira alle buone pratiche attuate in altre regioni e soprattutto è conformato alle esigenze ed alle peculiarità della nostra agricoltura e dei nostri territori». Così Katya Gentile, presidente della VI Commissione competente in materia di Agricoltura, estensore del disegno di legge.

«Dopo il grande lavoro svolto dalla Commissione, in un clima di grande armonia e collaborazione, uniti dal comune senso di responsabilità e dalla voglia di contribuire a risolvere una problematica atavica e spinosa che prima di noi nessuno aveva voluto affrontare, ho approfondito la materia in tutti i suoi aspetti. Ho avuto modo di ascoltare le dichiarazioni  di tutti i rappresentanti istituzionali del settore dell'agricoltura e della bonifica, le testimonianze di tanti lavoratori, ho letto e studiato personalmente insieme al mio staff, che non smetterò mai di ringraziare per avermi supportato e sopportato in questo lungo periodi, atti, bilanci, leggi, statuti, sentenze, avendo sempre ritenuto che solo entrando nel merito di una questione, specie quando è così spigolosa e complicata, se ne riescono a cogliere i punti di forza da valorizzare e le problematiche sulle quali è necessario intervenire».

«Tutto questo immane lavoro è stato racchiuso in una proposta di legge che ho voluto mettere a disposizione del presidente Roberto Occhiuto, il quale ha una visione precisa e si aspetta di intervenire segnando una svolta epocale per la Calabria. La proposta, arricchita dei contributi dell'Assessore Gianluca Gallo, del Direttore del Dipartimento Agricoltura Giacomo Giovinazzo e del Dott. Luigi Bulotta, -  ha continuato la forzista Gentile -  è stata integrata con la proposta di legge del Segretariato generale di Giunta, rappresentato dall'avv. Eugenia Montilla, con cui ci siamo trovate perfettamente allineate».

«È una proposta di legge immediatamente applicabile, pensata per non lasciare spazio a periodi scoperti o eventuali interruzioni dei servizi. Il nuovo modello calabrese mira a rivoluzionare l'attuale sistema, regolamentato attualmente da una legge regionale oramai inidonea e superata. Nell’ottica di una maggiore razionalizzazione, omogeneizzazione degli interventi e di un miglioramento fondiario e dell’irrigazione e seguendo i desiderata del Presidente Occhiuto, è stata concepita la riorganizzazione dei Consorzi di bonifica in un unico ente denominato Consorzio di Bonifica della Calabria, la cui articolazione in comprensori consente, da un lato, di preservare l’omogeneità delle unità idrografiche ed idrauliche per la difesa del suolo e la gestione delle acque, dall’altro, di garantire una valida dimensione gestionale che assicura la funzionalità operativa e di presidio e l’adeguata partecipazione da parte dei consorziati. L’obiettivo è creare una gestione trasparente, democratica e partecipativa dell’attività consortile al fine di restituire il giusto riconoscimento e la giusta dignità al ruolo del sistema consortile. Per quanto cambiamenti così radicali creino inevitabilmente iniziali scetticismi e resistenze - ha concluso la presidente Gentile - vedere tutti i protagonisti dell'agricoltura e della bonifica calabrese sedersi a dialogare per la prima volta attorno ad un tavolo è un primo importantissimo risultato. È insieme che si vincono le grandi sfide per il bene della nostra terra, specie quando si parte da posizioni distinte, ma non distanti».