Al di là dei suggestivi racconti, i visitatori rimangono stupiti dalla bellezza singolare della struttura costruita ai piedi della rupe su cui sorge il borgo
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Il ponte sul torrente Ghetterello, a Squillace, porta su di sé non soltanto il peso di secoli di storia. Su di esso non grava esclusivamente il passaggio del tempo e delle sue cicliche stagioni con i segni e le offese che inevitabilmente scavano, incidono, rigano persino la roccia. C'è una leggenda che l'opera nata per unire le due sponde del fiume veste ancora oggi con disinvoltura.
Secondo un antico racconto, un pastore della zona era solito costruire ogni anno un ponte per far attraversare le proprie pecore da una parte all'altra del torrente. Tuttavia, a causa dell'insistenza e delle acque e delle piene del periodo invernale, puntualmente il lavoro andava ripetuto in quanto vanificato dalla distruzione, per certi versi attesa, dell'attraversamento.
Fu così che l'uomo volle siglare un patto con il demonio, il principe degli inferi, per non essere costretto a rinnovare ogni volta lo stesso sforzo. L'accordo prevedeva la realizzazione da parte del diavolo di un ponte indistruttibile in cambio della prima anima che ci passasse sopra. A dispetto di quanto si aspettasse il diavolo, ossia che fosse il pastore ad attraversare per primo il ponte, fu il cane di quest'ultimo a farlo. Un finale non previsto, un epilogo che fece infuriare il demonio il quale provò a buttar giù il ponte con un calcio ma non ci riuscì. Finì soltanto per lasciare un'impronta nel tentativo effettuato di distruggere la struttura.
Pur mettendo da parte la leggenda, riponendola come un pacco di fianco alla realtà delle cose, il ponte sul torrente Ghetterello mantiene un fascino a cui è difficile non consegnarsi. Chi è ignaro del racconto del pastore e del patto stretto con il diavolo, rimane comunque stupito dalla bellezza singolare della struttura situata ai piedi della rupe su cui è posizionato il borgo di Squillace.
Il ponte si caratterizza per la sua arcata "a schiena d'asino" e per essere costituito in granito non lavorato. A scorrere sotto il ponte, come già detto, è il torrente Ghetterello che deve probabilmente il proprio nome all'antica presenza di un ghetto nei paraggi. Non va dimenticato che nei pressi della vicina Girifalco sono state rinvenute delle tombe ebraiche e che nella zona di Squillace le acque del torrente passavano nelle vicinanze di un vecchio quartiere ebraico, la Giudecca.
Un corso d'acqua, quello del Ghetterello, che nasce per la precisione nelle Preserre catanzaresi, scende via via lungo l'entroterra calabrese fino a gettarsi nel mare assieme al torrente Alessi. È lì che interrompe la sua corsa, nell'abbraccio dello Ionio che lo attende senza interruzione di continuità alla sua foce.