La pasticceria, da sempre, è il ritrovo dei golosi, amanti di pasticcini e dolci in generale, dove crema e cioccolato si uniscono per completare l’arte del mastro pasticcere, che elabora i suoi capolavori. Ma uscendo fuori dagli schemi, immaginate una pasticceria completamente diversa, o meglio a cambiare sia la forma dei dolci. Il waffle, morbido e profumato, prende la forma dei genitali maschili e femminili farciti come preferite, dal cioccolato al latte fino al pistacchio, con diverse granelle e yogurt gelato a completare l’opera finale.

Non c’è da scandalizzarsi perché l’idea nasce da Andrea Chirumbolo, giovanissimo imprenditore calabrese, che avvia a Catanzaro Lido “Dickdick” un brand per abbattere i tabù su “sesso e dolci”. Dopo una esperienza nel medesimo settore al nord Italia, Andrea decide di investire nella sua regione, aprendo inizialmente a Catanzaro Lido ma ha già in programma di espandersi nelle altre province.

Glasse, farciture e sorrisi: ecco come nascono i waffle di DickDick

La trasgressione incontra il marketing senza però dimenticare la qualità dei prodotti: i waffle vengono realizzati artigianalmente in laboratorio dai suoi pasticceri, come anche le cioccolate che servono da farcitura e che sono serviti direttamente al banco. Il concetto è molto semplice, si decide il genitale preferito e si inzuppa del cioccolato scelto: il dolce viene completato con granelle come nocciola, diavoletti colorati o praline croccanti al cioccolato e per finire anche panna o yogurt.

Prima di visitarlo, anche io avevo i miei preconcetti: pensavo, infatti, che il locale fosse frequentato solo da giovanissimi. Invece quando sono stato lì ho visto entrare anche molti adulti over 50, spinti dalla curiosità e dal divertimento di farsi qualche battuta scherzosa tra di loro. Arredamento del locale? Ovviamente tutto rigorosamente rosa, con diversi riferimenti e doppi sensi al sesso ed un muro aperto alle dediche dei clienti.

Idea originale e innovativa oppure una semplice trovata di marketing destinata a durare poco? Nel dubbio, io valuto quello che ho mangiato: il dolce è buono e ha superato la nostra prova!