Non solo Diamante, già conosciuta per i suoi numerosi murales. In Calabria, le città e i paesi dove poter ammirare colorate e suggestive opere di street art come linguaggio artistico, sono più di una. Di seguito alcune che non potete assolutamente non vedere almeno una volta se venite nella nostra regione.


Diamante

Città dei murales in Calabria per antonomasia, Diamante ospita meravigliose opere dal 1981, quando il pittore milanese Nani Razetti, affezionato alla città, propose all’allora sindaco Evasio Pascale il progetto di riattivazione del centro storico, dando vita all’Operazione Murales. Il progetto riempì le vie nella città del peperoncino di ben 83 pittori e pittrici, provenienti dall’Italia e dall’Estero, che ridiedero vita ai vicoli, i cui muri divennero tele bianche da colorare.

Uno dei più conosciuti rimane sicuramente quello che racconta la storia della Calabria, dal graffito del toro di Papasidero e del suo ritrovamento, fino ad arrivare alla civiltà odierna fatta di pescatori e contadini. Tra i dipinti anche momenti di vita quotidiana, lavori artigianali e collettivi, e favole. 

Durante il passare degli anni altri murales si sono aggiunti a quelli già esistenti. Molte opere sono state create nel 2017 tramite il progetto Osa - Operazione Street Art, il festival di arte urbana che ha permesso ad altri artisti e opere art di entrare a far parte della parte artistica della città del tirreno. Per ricordare, inoltre, i quarant’anni dall’inizio della tradizione artistica, la scorsa estate sono state realizzate altre quattro opere, arrivando così ad un totale di oltre 330 opere murali presenti, numero che conferisce a Diamante il titolo di uno dei borghi più dipinti d’Italia.


Savuci

Se volete perdervi tra i colori in un borgo fantasma, Savuci, nel comune di Fossano Ferralta, fa al caso vostro.

Abbadonato negli anni ‘70  a causa di un alluvione, sulle pareti esterne delle sue case abbandonate si trovano da qualche anno murales di diversi artisti, che ridanno vita e presenza al piccolo borgo circondato dai monti della Presila Catanzarese.

Due principalmente gli artisti che hanno colorato le case da tempo rimaste sole: Massimo Sirelli e Leonardo Cannistrà, entrambi poliedrici artisti calabresi che hanno dedicato dei murales a due grandi artisti. Le case che oggi colorano Savuci sono un omaggio a Mimmo Rotella, anche lui calabrese, protagonista della scena artistica della seconda metà del XX secolo, e a Fabrizio De Andrè, noto e innovativo cantautore italiano. Ai due artisti, oltre ai murales sono state dedicate anche due pizze del borgo abbandonato. Oltre ai due grandi murales, si possono trovare anche altri piccoli lavori dipinti tra le case e sulle porte (foto da facebook Savuci in festival). 


Sant’Agata del Bianco 

Dalla provincia di Cosenza e Catanzaro, passiamo a quella di Reggio Calabria, dove Sant’Agata del Bianco si definisce una piccola capitale dei murales.

Anche qui vari dipinti sono stati realizzati nel corso degli anni nel centro storico, ottenendo una notorietà che ogni anno richiama curiosi e viaggiatori anche provenienti dall’estero.

Molti di quelli presenti sono un omaggio a Saverio Strati, scrittore e vincitore del Premio Campiello nel 1977,  che nacque a Sant’Agata del Bianco nel 1924, al quale è dedicata l’intera Via delle Porte Pinte. Oltre a Tibi e Tascia, ispirato dal libro di Strati, si trovano anche “ragazzo illuminato dalla luce della storia”, l’opera “Linfa Vitale”, o ancora quella dedicata al mondo del cinema, e l’omaggio a Dante Alighieri, per fare alcuni esempi. Un vero e proprio museo a cielo aperto in cui la particolarità dei vicoli si incontra con la street art, realizzato da artisti del luogo e conosciuto per questo motivo come museo degli  artisti santagatesi (foto di Carmine Verduci).


Rogliano

Anche Rogliano, centro maggiore della valle del Savuto nella provincia di Cosenza, rientra tra le città che ospitano tra i più bei murales della Calabria.

Grazie a Gulìa Urbana (gulìa in calabrese significa voglia, desiderio) progetto volto a sviluppare e valorizzare il tessuto urbano e sociale attraverso la street art ed eventi culturali, Rogliano si è riempita di colori e di opere create da diversi artisti noti del mondo del muralismo italiano. 

Un progetto che ha visto all’opera Alice Pasquini, Uno, Cheone, Ivan Tresoldi,  Massimo Sirelli, e Vesod, al fine di riqualificare Rogliano e dare al luogo un altro volto attraverso la street art.  

Lungo i muri del centro, ma anche sulle pareti esterne delle case, opere d’arte imponenti danno spazio alla fantasia tramite un filo conduttore verso la realtà, che lasciano ai visitatori lo stupore e l’ammirazione negli occhi (foto di Iacopo Munno).  


Plataci 

Sul versante orientale del Massiccio del Pollino si trova Plataci, conosciuto come il paese dei murales sul mondo arbëreshë.

Risale al 2007 la proposta dell’allora amministrazione di istituire la prima edizione del concorso che avrebbe visto la realizzazione di murales sulle superfici parietali delle case del centro storico.

Scopo dell’iniziativa era dare una maggiore visibilità alla cultura arbëreshe, facendo arrivare nel piccolo paese a 930 metri sul livello del mare, artisti che con la loro creatività potessero contribuire in prima persona alle attività di conservazione, tutela e sviluppo turistico-culturale arbëreshë. Un forte legame quello di Plataci con le proprie radici molto chiaro e tangibile nei dipinti, i quali rappresentano scorci di vita quotidiana: da momenti di svago e di lavoro con i vestiti tradizionali, ai paesaggi, fino ad arrivare ai personaggi illustri del popolo arbëreshë, come Skanderbeg, condottiero e principe albanese che guidò alla ribellione contro l'occupazione dell'Albania da parte dei turco-ottomani.