Il ministro Brunetta auspica il super Green pass «per tutto il mondo del lavoro», a fargli eco il presidente di Confindustria Bonomi, favorevole all'estensione dell'obbligo del vaccino per insegnanti e forze dell'ordine
Tutti gli articoli di Italia Mondo
PHOTO
Cambiano i tempi delle quarantene in Italia. E nuove misure, dalla stretta sui contagi a scuola all'obbligo vaccinale per nuove categorie di lavoratori, potrebbero entrare in vigore a gennaio. Omicron dilaga e il Paese corre ai ripari contro il rischio di un blocco delle attività a causa delle tante persone in isolamento perchè entrate in contatto con i contagiati che attualmente sono 600mila.
A pronunciarsi sulla questione, sollecitata dalle Regioni e da alcuni componenti della maggioranza come il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, sarà ancora una volta nelle prossime ore il Comitato Tecnico Scientifico, a cui il Governo ha chiesto un parere. Per affrontare la tematica è stato convocato il Cts oggi alle 11 mentre il presidente Massimiliano Fedriga ha convocato la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in seduta straordinaria alle 9.30.
All’ordine del giorno della Conferenza delle Regioni la proposta per la ridefinizione di isolamento e quarantena e per la rimodulazione del contact tracing, 'saltato' in diversi territori, che rende appunto necessario un superamento delle attuali regole delle quarantene. I governatori, dopo essersi riuniti, invieranno un documento al Cts che contiene una serie di richieste sulla gestione dell'autoisolamento: azzeramento della quarantena ma obbligo di Ffp2 e autosorveglianza per le persone che hanno copertura vaccinale completa, booster compreso, e un tempo di 5 giorni per chi ha già ricevute due dosi.
Le ipotesi in campo
In campo ci sono diverse ipotesi e un punto di caduta potrebbe essere quello di ridurre la quarantena da sette a cinque giorni per chi è vaccinato con terza dose. E' certo invece che resterà di dieci giorni il periodo di isolamento obbligatorio per i non vaccinati. Allo studio anche la possibile revisione dei criteri di definizione del "contatto stretto", ovvero che espone ad un "alto rischio", e della definizione di "basso rischio" contenuti nella circolare del ministero dell'agosto scorso. In quel documento si specifica che di fronte ad un "basso rischio" la quarantena può essere revocata a seguito di test antigenico o molecolare negativo in assenza di sintomi. Un'altra riflessione potrebbe arrivare su eventuali deroghe o riduzioni dei giorni di quarantena per quegli operatori sanitari venuti a contatto, fuori dal proprio ambito lavorativo, con persone positive: un provvedimento di questo tipo punterebbe ad evitare eventuali carenze di personale sanitario dovuto all'isolamento obbligatorio.
Tetto al costo delle mascherine e contagi a scuola
L'isolamento non è l'unico argomento sul tavolo del Governo, che dopo il pronunciamento degli scienziati potrebbe chiedere una condivisione politica per un eventuale ordinanza ad hoc del ministero della Salute. Tra i temi da affrontare anche quello dei prezzi calmierati per le mascherine Ffp2 il cui costo (obbligatorie sui mezzi Tpl, in cinema, teatri e altri luoghi) potrebbe aggirarsi intorno a un euro. Altra questione è il fronte scuola: una nuova stretta potrebbe arrivare proprio sulla gestione dei contagi in classe. Non è escluso che, a fronte dei numeri in ascesa dei positivi, si torni a prendere in considerazione da gennaio la proposta (già avanzata ma poi ritirata) di prevedere la quarantena per un'intera classe nel caso di un solo alunno positivo (al momento l'isolamento per tutti scatta con tre contagi).
Super Green pass per lavorare
Aumenta anche il fronte dei favorevoli all'obbligatorietà del vaccino anche per altre categorie di lavoratori, dopo sanitari, insegnanti e forze dell'ordine. «Il governo è ancora in tempo per introdurlo», insiste il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. E il ministro per la Funzione pubblica Brunetta auspica «un super Green pass per tutto il mondo del lavoro, pubblico, privato e autonomo». Ormai «bisogna valutare misure più restrittive come l'obbligo vaccinale» o «l'ipotesi di limitare la circolazione delle persone che non hanno la protezione, che rischiano di mettere sotto pressione il sistema sanitario», aggiunge il ministro per il Lavoro, Andrea Orlando, che rilancia sull'alternativa all'obbligo ovvero il lockdown dei no vax. Su quest'ultimo aspetto anche il governatore toscano Giani lancia un appello al Governo.
Riduzione della quarantena per i vaccinati, Ricciardi: «Con prudenza»
Sì a una riduzione della quarantena per i vaccinati, ma con prudenza. Questa la riflessione che il consulente del ministro alla Salute Roberto Speranza, Walter Ricciardi, fa con La Repubblica. «Va bene la riduzione della quarantena per vaccinati con tre dosi - dichiara - ma deve esserci una analisi molto precisa su ciò che questo significa in termini di circolazione del virus». La velocità di riproduzione di Omicron è "impressionante", rileva Ricciardi.
«Questa ondata sarà la più imponente dal punto di vista quantitativo - spiega -, fortunatamente non avrà lo stesso impatto di quelle precedenti dal punto di vista sanitario». Attualmente «siamo nella fase di mitigazione - spiega il consulente -, nella quale bisogna abbassare la curva. Intanto dobbiamo vaccinare giorno e notte». La terza dose anti-Covid «è protettiva contro Omicron e agisce quasi subito dopo la somministrazione», aggiunge. L'esperto di Igiene pubblica ritiene «che la curva torni sotto i 50 casi settimanali per 100 mila a febbraio».