È pari all'89,5% della popolazione scolastica. Un significativo incremento rispetto ai 6 milioni e 850mila alunni (l'80,5%) a scuola nella settimana che si sta concludendo
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Da domani almeno 7,6 milioni di alunni saranno in classe, pari all'89,5% della popolazione scolastica. La variabilità riguarda le superiori ma in ogni caso si registrerà un significativo incremento rispetto ai 6 milioni e 850mila alunni (l'80,5%) a scuola nella settimana che si sta concludendo.
L'ultimo provvedimento del governo prevede che in zona gialla e arancione tutti i ragazzi delle elementari e delle medie saranno da domani tra i banchi, mentre per le superiori la presenza sarà almeno al 70% e fino al 100%. In zona rossa saranno tutti presenti fino alla terza media, mentre alle superiori l'attività in classe si svolgerà almeno al 50%. Il problema che lamentano molti dirigenti scolastici delle scuole superiori è riuscire a conciliare la presenza di almeno 20-25 ragazzi in aula (in alcuni casi, soprattutto nelle grandi città, i numeri sono ancora più alti e le aule spesso piccole) con le norme del Comitato tecnico scientifico sul distanziamento e con i protocolli per la sicurezza siglati nei mesi scorsi.
A Napoli, per esempio, non tutte le scuole superiori riporteranno in aula la quasi totalità degli studenti; diverse scuole superiori hanno deciso di mantenere in presenza il 50 per cento degli studenti. Decisione presa anche in virtù dell'ordinanza emessa dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che consente ai dirigenti scolastici di attestarsi al 50 per cento della didattica in presenza «qualora risulti incompatibile l'applicazione delle linee guida del Dm n.39/2020».