Invito alla responsabilità da parte del deputato pentastellato. Sulla stessa scia, il commento di Dalila Nesci: «Bisogna restare uniti»
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«Non si può mandare il Paese allo sfascio. Il quadro politico è molto chiaro. Purtroppo non c'è una maggioranza sul professor Conte, perciò il presidente della Repubblica ha indicato la strada di un governo di alto profilo, perché le nuove elezioni cadrebbero in un periodo di fuoco e comunque non domani; perché l'Italia deve fronteggiare la pandemia; perché bisogna garantire a tutti le vaccinazioni; perché c'è una crisi economica tremenda e perché a breve finirà il blocco dei licenziamenti».
È quanto dichiara all'Adnkronos il deputato M5s Francesco Sapia, che spiega: «Io non ho voluto questa situazione, non ho interessi personali, non bramo promozioni, non cerco la riconferma e sarei dispostissimo a tornarmene a casa, se non si riuscisse a risolvere la crisi. Oltretutto non ho alzato creste, da deputato».
«Vedo la sofferenza dei cittadini»
«Da persona che ha patito tanto per motivi di salute, vedo e vivo la sofferenza degli italiani, degli imprenditori, dei lavoratori, dei precari, delle partite Iva, delle famiglie, dei malati cui a causa del Covid sono purtroppo saltati interventi e visite, dei più deboli. Questa realtà - sottolinea il parlamentare pentastellato - non può lasciarci indifferenti. Non possiamo preoccuparci dei calcoli sul consenso e dei tatticismi di palazzo, che peraltro abbiamo rimproverato a chi per narcisismo smisurato ha provocato la caduta dell'esecutivo».
Invito alla responsabilità
«Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, quelle che ci hanno affidato gli elettori il 4 marzo del 2018, e porre - conclude Sapia - delle condizioni ben precise al professor Draghi. Siamo la forza parlamentare più consistente e per questo abbiamo il dovere di condurre il ragionamento sul terreno politico, non su quello elettorale. Dobbiamo quindi discutere delle priorità, dell'esigenza di salvaguardare lo Stato sociale, di equità fiscale e del futuro delle nuove generazioni, che porteranno sul groppone il debito del Recovery Fund. Allora non possiamo dire di no a Draghi senza una riflessione di profondità, senza averci parlato e senza averlo ascoltato».
Nesci: «Bisogna restare uniti»
Invitano alla ponderazione anche le parole di Dalila Nesci, deputata 5s:«Bisogna restare uniti per costruire in queste ore esecutivo politico. Si riparta dalle parole e dalla scelta del presidente Mattarella e si tenga linea comune con Pd e Leu. Mi aspetto dal prof. Giuseppe Conte parole di responsabilità per aiutarci in questa impresa».
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