Il provvedimento approvato con il voto di fiducia, passerà ora alla Camera. Il ministro degli Interni: «Si rassegnino gli sciacalli, questo governo andrà avanti per 5 anni»
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Il decreto Sicurezza con 163 Sì, 59 no e 19 astenuti, ottiene il via libera al Senato. I presenti sono stati 288, i votanti 241. Il decreto, che è stato approvato con il voto di fiducia, ora passa al vaglio della Camera. Esulta su Twitter il ministro degli Interni, Matteo Salvini: «Decreto Sicurezza e Immigrazione, ore 12.19, il Senato approva!!! #DecretoSalvini, giornata storica!». Poi, in una conferenza stampa, si rivolge a quelli che definisce "sciacalli": «Si rassegnino - dice - questo governo andrà avanti a lavorare per 5 anni».
I dissidenti nel M5s
Si allarga però il gruppetto dei dissidenti M5s al Senato: oltre ai 4 che si erano espressi anche in commissione contro il decreto sicurezza e cioè Gregorio De Falco, Paola Nugnes, Elena Fattori e Matteo Mantero, ha preferito disertare l'Aula anche Virginia La Mura. In più, risultano in congedo Mario Michele Giarrusso e Vittoria Bogo Deledda per motivi però di salute. Quindi, ai 167 senatori che compongono il totale dei gruppi della Lega (58) e del M5S (109) vanno scomputati i 5 "dissidenti" assenti e i 2 in congedo arrivando così a 160.
I sostenitori del provvedimento
Ma a sostenere il provvedimento (passato con 163 sì, 59 no e 19 astenuti) sono intervenuti: il fuoriuscito dai 5 stelle, ora nel Misto, Maurizio Buccarella e i due senatori del Maie, Adriano Cario e Riccardo Antonio Merlo. Si è invece astenuto l'altro ex grillino Carlo Martelli. Questi ultimi 4 parlamentari (i 2 fuoriusciti 5S e i 2 del Maie) - riferisce l'Ansa - avevano votato la fiducia al governo a giugno sommandosi in quella votazione ai 167 di Lega+M5S e arrivando a quota 171.
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