Dopo giorni di assedio e furiosi combattimenti attorno all'ospedale Shifa di Gaza City, l'esercito israeliano è entrato nella struttura annunciando di aver trovato armi e materiale di Hamas. Un'operazione "mirata" all'interno di "una zona specifica" del complesso, hanno fatto sapere i militari, che hanno esortato "tutti i terroristi presenti nell'ospedale ad arrendersi".

L'incursione nella clinica più grande della Striscia, sotto la quale lo Stato ebraico ritiene si nasconda il comando centrale di Hamas, è arrivata nel giorno in cui l'esercito ha ordinato alla popolazione di tre villaggi della zona sud di Gaza - dove finora hanno trovato rifugio gli sfollati dal nord - di lasciare le loro abitazioni per motivi di sicurezza. Un avviso che sembra preludere ad una possibile azione militare anche in quell'area. Mentre la sede del Parlamento di Gaza City, dove lunedì soldati israeliani si erano fatti fotografare dopo averla conquistata, è stata fatta esplodere.

L'ospedale Shifa era diventato da giorni terreno di battaglia. L'operazione dell'esercito, a quanto pare condotta da un centinaio di soldati, era ancora in corso in serata. Finora, secondo i portavoce militari, non sono state trovate tracce degli ostaggi, come invece sarebbe avvenuto nell'ospedale Rantisi, dove Israele ha detto di aver rinvenuto "prove" del passaggio dei rapiti da Hamas.

La fazione islamica ha definito l'annuncio sul ritrovamento di armi nell'ospedale «una palese menzogna» da parte dello Stato ebraico «che non dovrebbe più ingannare nessuno». L'Olp ha bollato «l'assalto delle forze di occupazione israeliane al complesso Shifa» come «una continuazione della guerra genocida» e «un nuovo crimine di guerra». Larga parte del mondo arabo ha condannato duramente il blitz israeliano, con il Qatar - prezioso mediatore per gli ostaggi - che ha chiesto «un'indagine internazionale sui raid» negli ospedali mentre la Giordania ha parlato di "violazione delle leggi di guerra". Anche gli Usa sono intervenuti con il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby affermando di non aver dato alcun assenso all'operazione allo Shifa.