«L'America è in lutto con voi e sta piangendo con voi». Il presidente degli Usa, Joe Biden, ha incontrato a Tel Aviv il premier israeliano, Benyamin Netanyahu. È stato quest’ultimo, insieme con il presidente Isaac Herzog, ad accoglierlo all'aeroporto Ben Gurion. 

«Il 7 ottobre in proporzione è come 20 volte l'11/9», ha detto Netanyahu in conferenza stampa. E rivolgendosi a Biden: «Abbiamo visto il tuo sostegno ogni giorno. Un chiaro messaggio ai nostri nemici. Il mondo l'ha visto in modo chiaro». E ha aggiunto: «La tua visita è la prima di un presidente Usa in Israele in tempo di guerra. Come il mondo si è unito per sconfiggere il nazismo e si è unito per sconfiggere l'Isis, dobbiamo essere uniti per sconfiggere Hamas. Israele è unito per sconfiggere Hamas». 

«Dobbiamo tener presente – ha dichiarato Biden – che Hamas non rappresenta tutto il popolo palestinese, ha sempre portato sofferenza». Sembra che l'esplosione all'ospedale di Gaza «sia stata fatta dall'altra parte», ha detto poi. E ancora: Hamas ha «compiuto orrori che al paragone quelli dell'Isis appaiono più ragionevoli».

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Il Papa: «Situazione disperata»

Alla fine dell'udienza generale, il Papa ha rivolto ancora un pensiero ai morti del conflitto: «Anche oggi cari fratelli e sorelle, il pensiero va in Palestina, in Israele: le vittime aumentano e la situazione a Gaza è disperata, si faccia per favore tutto il possibile per evitare una catastrofe umanitaria».

Il messaggio di Meloni

Intanto il mondo fa i conti con l’ennesimo orrore della guerra, l’attacco all’ospedale di Gaza che ha subito fatto schizzare oltre i 3.200 i morti dall’inizio del conflitto e a più di 11mila feriti.

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«Sono profondamente addolorata da ciò che è accaduto all'ospedale Al Ahli Arab di Gaza», ha detto la premier Giorgia Meloni nell’esprimere a nome dell’Italia «il suo profondo cordoglio per le vittime e la sua vicinanza ai famigliari e ai feriti».

«In attesa di disporre di conferme definitive sulla dinamica dei fatti – ha aggiunto –, rinnoviamo ancora una volta il nostro impegno per proteggere la popolazione civile, risolvere i problemi umanitari più urgenti e assicurare una veloce soluzione di questa crisi». 

L’Egitto: «Il valico di Rafah bloccato dai raid israeliano»

L'Egitto fa sapere che «non ha chiuso il valico di Rafah», ma che sono i «bombardamenti israeliani» a bloccare gli aiuti verso il territorio palestinese. Ad affermarlo è stato il presidente egiziano, Abdel Fattah al Sisi. Lo spostamento degli abitanti di Gaza verso l'Egitto rischia di portare allo «spostamento dei palestinesi dalla Cisgiordania alla Giordania», ha poi avvertito.

Israele insiste: la Jihad islamica dietro la strage all'ospedale

Mentre Israele ribadisce che l'esplosione avvenuta ieri nell'ospedale al-Ahli di Gaz è stata causata da un razzo difettoso lanciato ieri alle ore 18.59 dalla Jihad islamica da un cimitero non lontano. Lo ha affermato il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, in un conferenza stampa in cui ha mostrato immagini degli eventi di ieri sera. Israele, ha aggiunto, ha anche la registrazione di una conversazione fra miliziani palestinesi che confermerebbe il lancio di un razzo difettoso. Dall'inizio del conflitto, ha precisato, 450 razzi palestinesi difettosi sono esplosi all'interno della Striscia. 

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