"La Zes in Calabria sara' una sola, ma nulla impedisce di studiare forme di allargamento dei benefici fiscali ad altre aree in considerazione del fatto che la regione ha un numero di abitanti inferiore a quello di zone come Napoli e Salerno che pure godranno di questo strumento".

 

L'ha detto il sottosegretario Antonio Gentile partecipando, a Rosarno, ad un convegno sulla nascente Zona economica speciale di Gioia Tauro. L'uomo di governo, ribadendo quanto in mattinata detto dal ministro De Vincenti a Cosenza, ha riferito di una buona interlocuzione con "Gli amici di Catanzaro”, in primis il senatore Aiello, ai quali ho detto che in sede parlamentare si possono studiare forme di incentivi per aree che pur non avendo elementi attrattivi come per Gioia Tauro e' il porto, vivono condizioni di crisi che sono tipiche di questa che e' una delle regioni più' povere d'europa".

 

Il convegno, organizzato dal gruppo consiliare regionale di Alternativa Popolare, e' stato il primo momento ufficiale in cui il territorio - sindaci, imprenditori e sindacalist - si sono potuti confrontare su una misura che, varata dal governo nel Decreto Sud, ora necessita' di tutta una serie di interventi programmatori della Regione. "Non ho dubbi - ha detto il sottosegretario alfaniano a proposito del deficit di comunicazione lamentato spesse volte dai sindaci del territorio - che l'assessorato al ramo realizzera' tutte le iniziative utili per intensificare sul tema della Zes il dialogo con i ministeri competenti".

 

Il convegno, al quale hanno partecipato come relatori anche il sindaco di Rosarno, Giuseppe Ida', il consigliere metropolitano Giuseppe Zampogna, il direttore del Cefris, Domenico Napoli e il consigliere regionale Giovanni Arruzzolo, ha consentito di prendere atto - tra le altre cose - che mentre in Campania pur in attesa dei decreti attuativi la Regione con propria scelta ha varato un Comitato ad hoc per studiare e informare, in Calabria il governo Oliverio non ha ancora ideato organismi idonei.


Agostino Pantano