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Crotone e Catanzaro raggiungibili in appena trenta minuti con la variante del Megalotto 6 della statale Ionica, una proposta fatta dal comitato Crotone Nuova 106 Adesso, ideata dall’ingegnere Antonio Bevilacqua. Il 9 maggio, nella Cittadella regionale, infatti verrà presentata dal presidente dell’Anas, Gianni Armani e dal presidente della Regione, Mario Oliverio, la proposta di variante, che collegherà in modo efficace le due città capoluogo di Crotone e di Catanzaro con una superstrada veloce a 4 corsie con spartitraffico centrale.
La variante si pone l’obiettivo di collegare Crotone (Gabella Grande) con Catanzaro (Germaneto) in 30 minuti, o Crotone e Lamezia Terme in 45 minuti; secondo il comitato, con questo percorso alternativo si migliorerebbe notevolmente la fruizione delle infrastrutture esistenti nella zona centrale della Calabria: aeroporti (Crotone-Lamezia Terme) porti (Crotone-Gioia Tauro), innesto autostradale e ferroviario di Lamezia Terme, Cittadella Regionale, università Magna Graecia, Policlinico Universitario, ospedali. Già da alcuni mesi, il Comitato ha ricevuto molti consensi, raccogliendo migliaia di firme su un petizione lanciata a sostegno di questa infrastruttura che ricalca il percorso della vecchia ferrovia calabro-lucana.
La provincia di Crotone e quasi tutti i Comuni del crotonese hanno approvato la delibera per la variante ormai ribattezzata come la “Variante Bevilacqua”. Su questo tracciato c’è anche l’avallo della Provincia di Catanzaro e dello stesso Comune di Simeri, che si trova nel tratto iniziale del tracciato nella zona del catanzarese. Stesso favore sta incontrando la proposta anche a parte di comuni a nord della città pitagorica che hanno anch’essi interesse a raggiungere più agevolmente Crotone, il capoluogo di regione, o Lamezia.
Apprezzamento sull'operato del Comitato è stato ricevuto dall’associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, che da anni si occupa di mobilità e della sicurezza sulla strada statale della fascia ionica, e con la quale è stato intrapreso un percorso di collaborazione. «Insieme alla stessa associazione – dichiara in una nota il Comitato Crotone nuova 106 adesso - intendiamo aprire un confronto e un tavolo tecnico con le istituzioni interessate, con le associazioni di categoria e gli ordini professionali, al fine di ottenere in tempi certi, un progetto ed un finanziamento dell’opera. Questo è il nostro obiettivo a favore di tutta la comunità. Ci arriva sostegno da Cirò, Strongoli, Rocca di Neto, Mesoraca, Petilia, Santa Severina, Rocca Bernarda, Verzino, Umbriatico, Cutro, ma anche da Cariati e Soverato. Il bacino d’utenza interessato è molto vasto, oltre le 500.000 persone come minimo sono interessate alla realizzazione di una infrastruttura che colleghi Catanzaro a Crotone. La provincia pitagorica potrebbe davvero rappresentare per l'intera Calabria una risorsa in più con le sue bellezze ambientali e culturali che devono essere rese raggiungibili, senza dimenticare che la nostra provincia rappresenta un invidiabile miscuglio di minoranze culturali, etniche e linguistiche che aspettano solo di essere valorizzate e che rendono questo tratto di terra un unicum da salvaguardare e promuovere».