In merito alla vertenza occupazionale del Porto di Gioia Tauro, intervenuto tramite nota il Sindacato unitario dei lavoratori. Riportiamo il contenuto della nota.

 

«I portuali di Gioia Tauro ormai in sciopero da una settimana, arrabbiati per le grandi incertezze sul loro futuro e sulla sopravvivenza dello scalo hanno manifestato davanti al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti dove al tavolo le istituzioni hanno preso due importanti impegni.

 

Un primo impegno è il tavolo bilaterale di mediazione aperto presso lo stesso ministero che dovrà portare entro il prossimo 15 maggio ad una sostanziale riduzione degli esuberi dichiarati dal terminalista attraverso un’approfondita analisi delle reali necessità di personale legate all’organico funzionale dell’azienda. Un’analisi che attraverso i dati già in nostro possesso rivela un fabbisogno di personale certamente superiore a quanto dichiarato da Medcenter. Importante inoltre il chiarimento in merito all’Agenzia per la somministrazione del lavoro portuale che dopo i 36 mesi potrà essere trasformata in Agenzia per il lavoro temporaneo per come previsto dal decreto.

 

Il secondo risultato riguarda la Riattivazione del Tavolo di Coordinamento previsto dall’Accordo di Programma Quadro su Gioia Tauro per il monitoraggio del cronoprogramma relativo agli investimenti da effettuare sul porto in ordine alla sua necessaria diversificazione. Investimenti che dovranno servire perché lo scalo possa offrire una pluralità di servizi ai suoi clienti che vadano oltre il transhipment. Questo non significa che sono stati risolti i problemi, la cosa che ci preoccupa infatti è che il Ministero si è dovuto proporre come mediatore in un confronto che Mct non ha alcuna intenzione di affrontare. Un importante ruolo è stato svolto dal prefetto di Reggio Calabria, il governatore calabrese e il Commissario dell’Autorità Portuale che hanno partecipato al tavolo mostrando grande sensibilità al problema dei lavoratori.

 

Ma è altrettanto doveroso evidenziare - e ci fa anche riflettere - l’assenza del sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà ufficialmente invitato all’incontro presso il ministero  e l’assenza dei sindaci della Piana, anche se c’è – e questo ci conforta - chi è sensibile ai problemi del territorio come Michele Conia sindaco di Cinquefrondi e Don Giuseppe Demasi che ha partecipato alla riunione. Speriamo che gli sforzi di tutti e il loro impegno non sia vanificato da Mct e che si possa iniziare una trattativa di merito con l’accoglimento delle proposte sindacali che mirano e conciliare le esigenze aziendali di bilancio con quelle dei lavoratori che vogliono vedere scendere drasticamente i numeri di chi destinare all’Agenzia anche a fronte di ulteriori sacrifici personali. Se Mct non vuole capire, cercheremo di spiegarlo con la lotta».