FOTO-VIDEO | La task force, guidata dal segretario Rocco Borgese, ogni giorno perlustrerà i comuni reggini per informare i migranti sulle tutele normative e sindacali ed inoltre, per diffondere la cultura dell'integrazione e della legalità
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Anche ad agosto proseguono i servizi di contrasto al caporalato promossi dalla Flai-Cgil di Gioia Tauro attraverso il “sindacato di strada”: una task force che tende a perlustrare tutta la Piana anche in questo periodo per evitare di abbassare la guardia e porre fine ad ogni forma di sfruttamento. Si tratta di un lavoro inedito rispetto agli anni passati e proposto per la prima volta anche in estate su questo territorio, ma necessario al fine di continuare il lavoro svolto in maniera positiva dei mesi scorsi segnalando situazioni di irregolarità ed illegalità. L’unità mobile della sigla sarà quindi presente, in questi giorni di agosto, a sostegno dei braccianti per poter tenere alta la tensione e per dare un chiaro segnale riguardo posizione concernente lo sfruttamento e il caporalato.
Il segretario generale della Flai-Cgil gioiese, Rocco Borgese, ha dichiarato che «l’obiettivo da sempre è quello di far capire che il sindacato di strada, il cui lavoro si interseca con l‘attività encomiabile svolta dalle forze dell’ordine, come i controlli degli ultimi mesi all’interno di varie aziende che hanno portato a denunce e sanzioni amministrative, alle quali va un grande plauso, può essere una chiave di volta nel contesto sociale locale alla lotta contro lo sfruttamento e all’applicazione dei giusti contratti. Questo presidio sul territorio- prosegue Borgese- lo svolgiamo a tutela dei lavoratori agricoli i quali spinti dalla necessità di bisogno economico si trovano ad essere molto vulnerabili ed esposti ad ogni forma di vessazione. È necessaria infatti, la nostra presenza anche in questo periodo, per far capire che sulla Piana siamo vivi e vigili sempre e per ribadire per l’ennesima volta che la nostra posizione è netta. Chi si macchia dei reati di sfruttamento, elencati nella legge 199 del 2016, la cosiddetta “legge sul caporalato” non può restare impunito- chiosa il segretario generale gioiese- e ne deve rispondere obbligatoriamente dal punto di vista penale».
Durante i presidi giornalieri del territorio verranno distribuiti ai ragazzi ,i quali troveranno sotto un sole cocente, oltre al numero verde per chiamare gratuitamente e denunciare forme di sfruttamento e tutte le informazioni necessarie, anche acqua e piccole dosi di viveri per potersi rifocillare. «Flai e Cgil- ha concluso Borgese- ribadiscono quindi che il presente ed il futuro di questo territorio prettamente agricolo non possa non passare necessariamente attraverso il rispetto della legalità contrattuale e lavorativa».