A San Pietro Lametino si trova l’unico Centro Meccanografico della Calabria. Passano da qui pacchi e posta da reindirizzare in tutta la punta dello stivale.

 

Un centro che ora, secondo la riorganizzazione di Poste Italiane, si vedrebbe soppresso il Contact Center mandando così a casa ben 22 lavoratori. Una notizia, denunciata dalla Spl Cisl che arriva a pochi giorni da un primo maggio costellato di dichiarazioni di intenti e speranze di lavoro per una terra già così stagnante e asfittica per quanto riguarda l’occupazione.

 

Eppure sulla carta, ci spiega Vincenzo Cufari, segretario regionale Spl Cisl, il centro nato per trovare collocazione ad una precedente esubero di lavoratori, dovrebbe avere 45 unità ma ne ha solo 22. Quindi verrebbe chiuso senza essere mai entrato pienamente nelle sue funzioni. Solo due i Contact Center per i quali Poste starebbe per mettere in opera questa decisione, quello di Lamezia e quello di Perugia.

 


Una decisione spiega poi Alfredo Sentise che, oltre ad essere un dipendente di Poste è anche coordinatore Rsu del Centro Meccanografico Postale, i lavoratori non si aspettavano visto che quello in cui operano è considerato un centro di eccellenza. Ma, soprattutto, una prospettiva che qualora dovesse diventare realtà andrebbe a mettere su strada 22 famiglie, 22 lavoratori che hanno superato i cinquanta anni e che difficilmente riuscirebbero a reinserirsi. Da qui l’appello dei sindacati affinché questo rischio venga scongiurato in tutti i modi.