Sull'Infopoint dell'aeroporto di Lamezia Terme si consuma lo strappo definitivo tra la Regione e la Sacal. Nel pomeriggio il direttore generale del Dipartimento turismo ha scritto al responsabile della società concessionaria per intimargli la revoca della procedura che aveva portato ad una aggiudicazione provvisoria della gestione del servizio finito nell'occhio del ciclone nei giorni scorsi per via di un annuncio che, nello scalo lametino, informava di una "chiusura per ferie" del servizio.

 

Anche se la Sacal aveva etichettato come fake news il caso, in realtà alla Cittadella non l'hanno presa proprio bene, in questi giorni caldi in cui il presidente Oliverio è indagato per altre responsabilità nella promozione turistica della Calabria. Così prontamente è partito l'ordine di bloccare il precedente bando. Contestualmente, il direttore generale ha avviato le procedure per il reperimento di altri soggetti idonei a far ripartire, togliendone la gestione a Sacal, il servizio in via provvisoria per il mese di agosto. La società concessionaria, che ha fin qui agito spendendo fondi messi a disposizione dalla Regione - per gli aeroporti di Lamezia e Reggio - aveva dichiarato di aver tappato la falla con personale proprio, anche se i servizi del nostro network avevano documentato che operatori al bancone dell'Infopoint non se ne vedevano, determinando evidentemente una reazione energica da parte della Regione. Al Dipartimento vogliono vederci chiaro sia rispetto ai fondi spesi in passato, sia rispetto alle denunce sporte contro il bando Sacal che aveva aggiudicato provvisoriamente alla Proloco lametina il servizio, pure essendo pendente il ricorso di una società di Sibari.

 

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