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«Cambia passo o noi spingeremo il tuo passo verso casa». Duro attacco al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. Il mondo sindacale, rappresentato dalle sigle di Cgil e Uil, non usa più mezze misure e punta il dito contro il governo regionale che deve cambiare passo e: « rispondere a una regione che soffre un forte disagio su diversi ambiti: investimenti, lavoro e welfare, ambiente, sanità, riforme, giovani e legalità. Non possiamo più attendere!», afferma il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo.
Verso la manifestazione del 16 novembre
A Lamezia Terme , in una conferenza stampa, il sindacato ha spiegato i motivi della manifestazione di protesta che si svolgerà il 16 novembre proprio davanti la Cittadella regionale. «L’obiettivo di tutti deve essere una grande alleanza sociale per un piano straordinario per il lavoro. Avevamo chiesto alla Regione un'alleanza per programmare la ripartenza del territorio, per discutere politiche di sviluppo. Ma di tutto questo non c'è traccia», conclude il segretario Biondo.
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La Calabria deve voltare pagina
« In questi tre anni di governo regionale, sono state sempre inevase le nostre proposte. A cosa abbiamo assistito? A uno spopolamento delle aree interne, a un incremento dell’esodo biblico dell’emigrazione giovanile», dichiara Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria, e aggiunge: « Chiediamo che la politica volti pagina, chiediamo che il consiglio regionale non si riunisca solo 5 volte l'anno per nominare i presidenti di commissioni. E chiediamo soprattutto che la Giunta inizi ad avere una visione d'insieme della Calabria con una proposta serie di riforma».
Ai calabresi interessano ospedali aperti e funzionanti
Sulla sanità fa poi chiaro riferimento all’annuncio dei giorni scorsi della protesta del governatore Oliverio a Palazzo Chigi: «Anziché incatenarsi, dovrebbe prendersi le sue responsabilità. Ai calabresi interessano ospedali aperti e funzionanti». Tante le richieste avanzate da parte del sindacato che non si fermerà qualora non si avranno riscontri. Alla mobilitazione sono state invitate a partecipare tutte le realtà calabresi, dall'associazionismo a quelle religiose.
Rosaria Giovannone