VIDEO | Temi tecnici, fiscali e non solo per rilanciare il ramo a partire dai giovani. Stavolta l’associazione di categoria ha fatto tappa a Lamezia Terme
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
Incontri sui territori, rapporti uno ad uno, illustrazioni, spiegazioni. Coldiretti Calabria continua la sua campagna itinerante per informare i suoi iscritti sulle opportunità che si stanno delineando a livello italiano ed europeo nel mondo agricolo.
Ultima tappa è stata la sede di Lamezia Terme dove, dopo l’apertura dei lavori affidata al direttore interprovinciale di Catanzaro, Crotone e Vibo Pietro Bozzo, gli esperti dell’associazione di categoria hanno discussi di temi tecnici, fiscali, assicurativi e sindacali, fino alla nuova pac raggiunta in accordo con l’Europa e volta a rafforzare le misure ambientali e a introdurre disposizioni volte a garantire un sostegno più mirato alle aziende agricole di piccole dimensioni e ad aiutare i giovani agricoltori ad accedere alla professione.
Da un approccio produttivistico ad uno multifunzionale è il nuovo trend, uscendo dalla visione del prodotto agricolo come commodity, favorendo così modelli competitivi che sfuggono alle economie di scala. Enrico Parisi, rappresentante dei giovani Coldiretti Calabria è diretto: «Vogliamo spiegare gli strumenti di cui possiamo disporre per implementare e migliorare quelli che sono i nostri input e output aziendali, illustrare le opportunità che oggi sono possibili da sfruttare. Siamo in un momento di cambiamenti storici perché affrontiamo un tempo all'interno del quale c'è chiesto di essere rapidi, di saper scegliere e di promuovere quelli che sono i più importanti temi della sostenibilità».
«Tra questi – ha aggiunto – la Pac, il futuro della politica agricola comune. E poi, ancora, gli strumenti finanziari che possono aiutare i nostri soci le imprese agricole in generale e riuscire ad affrontare questo periodo che sicuramente sarà difficile ma che ci può portare in una nuova onda di sviluppo economico».
Siamo ormai nei periodo post covid ma, dice Parisi, « le aziende agricole hanno dimostrato di personificare nella maniera migliore la resilienza. E lo continueremo a fare con il sorriso sulle labbra. La cosa più importante è che nel post covid si provveda a un nuovo binomio fra innovazione e tradizione, passando per la cooperazione».