Sono state esposte nella sala Margherita, le opere di artigianato realizzate dai detenuti del carcere di Crotone nell’ambito del progetto Un’evasione creativa, promosso dal Centro provinciale di istruzione per adulti. Oggetti semplici, alcuni richiamano il Natale, ma carichi di significato e creati con materiali riciclati.

«L’obiettivo del laboratorio è stato quello di creare momenti di socializzazione e integrazione tra alunni italiani e internazionali» ci ha spiegato Eugenia Sisca, insegnante del Cpia di Crotone, presso la sede carceraria. Il centro segue un’ottantina di detenuti, nel carcere crotonese: «Attualmente abbiamo 52 iscritti italiani e 32 stranieri. La nostra è una scuola multietnica, per questo per noi è importante parlare di inclusione e accoglienza».

Il progetto «ha dato la possibilità ai detenuti di esprimere se stessi attraverso l’arte, la creatività, l’immaginazione, la fantasia. Questa evasione è stata proprio una fuga dalla realtà detentiva e una rappresentazione di se stessi attraverso l’arte, ognuno ha dato un po’ di se stesso all’altro». L’iniziativa ha permesso, inoltre, di «trattare alcuni temi dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile, quindi il rispetto dell’ambiente, il riuso e il riciclo».

Alcune delle opere realizzate sono state destinate ai bambini ed ai familiari dei detenuti, mentre altre saranno esposte presso la Chiesa del Carmine di Crotone, per una raccolta fondi destinata ai detenuti di origine straniera.