È iniziata con la corsa per accaparrarsi l’ultimo banco anche la seconda prova di maturità, la più temuta degli scritti di questo nuovo esame di Stato. Negli anni passati, il compito da svolgere verteva solo su una materia tecnica, specifica pero ogni istituto scolastico. Con la nuova formula, invece, sono due le prove da affrontare.

 

Al liceo classico, per esempio, gli studenti oggi hanno dovuto affrontare la versione di latino ed il  testo di greco sulla figura dell'imperatore romano Galba con i testi di Tacito e di Plutarco. Allo scientifico, studi di funzione collegati a due problemi di elettromagnetismo classico. Negli istituti di economia, i quattro rischi del business ed il conto economico su una società per azioni. 

 

Anche oggi c'è stato il divieto tassativo per i candidati di utilizzare cellulari, smartphone, pc e qualsiasi altra apparecchiatura elettronica in grado di accedere alla rete web o riprodurre file e immagini, pena l'esclusione dall'esame.

 

Eliminata la terza prova, il cosiddetto “quizzone”, dalla prossima settimana, si inizia subito con gli orali. Una prova, anche questa,  tutta nuova: non sarà più discussa la tesina multidisciplinare, ma verrà raccontata l’esperienza vissuta nel corso degli stage di alternanza scuola-lavoro poi, però, i candidati, dovranno scegliere una tra le tre buste chiuse che contengono gli argomenti su cui verteranno le domande che verranno poste dalla Commissione. Davanti ad un liceo classico abbiamo raccolto le emozioni e le paure di alcuni studenti che si accingevano ad affrontare la prova di latino e greco. 

 

«Preoccupano un po’ le nuove modalità – ha detto uno studente - perché è davvero difficile mettere a confronto i due testi senza rischiare di essere banali. Rispetto alla prova di ieri (italiano), l’ansia è più forte. Anche l’orale ci spaventa molto perché non c’è un vero e proprio punto di partenza».

«Per noi la prova mista è una nuova esperienza – ha spiegato una ragazza - perché per quattro anni e mezzo siamo stati abituati a sviluppare una prova che prevedeva la sola traduzione di latino o quella di greco».