La statua di marmo quattrocentesca sarà protagonista di un'esposizione sulla scultura rinascimentale inaugurata in Francia e al Castello Sforzesco
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«Un vero ambasciatore di bellezza, messaggero del ricco e poco conosciuto patrimonio rinascimentale calabrese» - così il presidente del Museo Diocesano Oppido-Palmi, Paolo Marino, descrive il San Sebastiano di Benedetto da Maiano, annunciandone orgoglioso il prestito a favore dei musei del Louvre e del Castello Sforzesco.
Il tuttotondo in marmo, risalente al '400, seppur totalmente privo della parte inferiore, mantiene tutta la sua bellezza originaria grazie al restauro eseguito dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, tanto da essere riconosciuto come incarnazione della magnificenza della scultura italiana del Rinascimento.
Non ne fanno mistero i direttori del Museo del Louvre Jean Luc Martinez e del Museo del Castello Sforzesco Claudio Salsi, che ne hanno richiesto il trasferimento temporaneo in occasione dell'esposizione "Il corpo e l'anima, da Donatello a Michelangelo. Scultura italiana del Rinascimento", in cui i due Musei collaboreranno.
La motivazione di questa scelta risuona nella lettera di richiesta rivolta al Complesso di Oppido Mamertina. In essa si sottolinea la volontà «di mostrare come sullo scorcio del Quattrocento e in parallelo agli ideali espressivi e formali di Perugino e Raffaello, anche la scultura interpreti temi e personaggi sacri secondo forme di pacata, struggente dolcezza che esaltano la perfezione dei corpi e comunicano allo spettatore una rasserenante armonia, che supera nella contemplazione il pathos e il dramma del martirio e della sofferenza. Tra le rappresentazioni più significative è quella del San Sebastiano, che meglio di ogni altro si presta ad incarnare un simile ideale, particolarmente caro agli scultori fiorentini del tardo Quattrocento.»
La mostra porterà il San Sebastiano dapprima a Parigi dal 22 ottobre 2020 al 18 gennaio 2021 e successivamente, dal 5 marzo 2021 al 6 giugno 2021 a Milano, con l'intento di evidenziare, attraverso la scultura, in dialogo con le altre arti, i principali temi che percorrono l’arte italiana nella seconda metà del Quattrocento, fino ad arrivare al momento di apogeo del Rinascimento, con uno dei maggiori creatori della storia dell’arte, Michelangelo.