La premiazione dei vincitori ha rappresentato uno dei momenti salienti della VII edizione del “Concorso internazionale Madonnari - Città di Taurianova”. La manifestazione è stata ideata dall’“Associazione Amici del Palco” e diretta dal maestro capo madonnaro Gennaro Troia (fondatore della Scuola Napoletana dei Madonnari), che ha ricevuto dall’Amministrazione comunale di Taurianova il conferimento della “cittadinanza onoraria”.

I premiati

L’edizione ha travolto di bellezza e arte la Città che è sempre più vicina a diventare ufficialmente “Città dell’Arte madonnara”. Un percorso di 700 metri che idealmente ha abbracciato le due parrocchie della città dove si venera Maria, ma che è diventato un tappeto prezioso grazie al sacrificio e al talento degli artisti internazionali che soffermandosi sul tema “la theotokos “Madre di Dio, Regina della Pace” hanno catturato i tantissimi visitatori che stanno arrivando a Taurianova anche da fuori regione per ammirare l’arte madonnara e la manifestazione unica nel suo genere.

Tra i migliori artisti del gessetto provenienti da ogni parte del mondo è riuscita a prevalere, convincendo tutta la giuria tecnica, presieduta dalla prof. Domenica Galluso, vicedirettore dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, la siciliana Luna Marrali di 21 anni, con l’opera “Birth and death”, che non ha trattenuto l’emozione sul palco: «Faccio la madonnara da quando ero piccola, mi è sempre piaciuta l’arte madonnara e ammiro tanto sia vedere che stare sulla strada». Sul secondo gradino del podio il messicano Joel Santoyo, mentre il campano Alberto Forlenza si è aggiudicato il terzo posto.

 

Tante anche le visite istituzionali, dal vice presidente della Regione Calabria Giusy Princi, al consigliere regionale Giovanni Arruzzolo che ha presentato la proposta di legge, poi approvata, che rende il Concorso “evento a carattere regionale” (Legge Regione Calabria n.27 del 4.8.2022), ma c’è stato anche l’assessore della città Metropolitana Filippo Quartuccio, il direttore del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria l’arch. Carmelo Malacrino, il presidente della Confcommercio di Reggio Calabria Labate e ovviamente tutta l’amministrazione comunale. Al taglio del nastro anche la presenza del Vescovo della diocesi, mons. Francesco Milito, che si è soffermato su tutte le opere per ammirare ingegno e la fede di ogni artista.

L’appello alla pace

Quest’anno il grido di pace che dall’asfalto si è sollevato ha trovato nell’antichissima Chiesa del Rosario un luogo di intensa preghiera, grazie all’esposizione della “Madonna Odigitria di Smolensk” un’icona russa del 1700 conservata nel Museo Diocesano di Arte Sacra e per la prima volta in esposizione fuori dal Museo, un’opera di grande rilievo artistico e religioso che ha abbracciato il rito cattolico e ortodosso.

«Taurianova in questi giorni si è trasformata in una galleria d’arte - ha affermato l’Arch. Giacomo Carioti, presidente dell’“Associazione Amici del Palco” – , grazie ai madonnari che arrivano in Calabria da ogni parte del mondo e grazie alla città di Taurianova che risponde con entusiasmo e affetto alla manifestazione che ogni anno è sempre più apprezzata grazie al prezioso e instancabile aiuto di ogni membro dell’Associazione “Amici del Palco; grazie alle tante aziende del territorio che sposano l’evento con la loro sponsorizzazione e aderendo numerosi all’iniziativa “Adotta un Madonnaro”, rendendo possibile la nostra accoglienza e cura affinché gli artisti possano vivere dei giorni in un clima di festa».

La giuria

A decretare i madonnari vincitori una giuria - che ha valutato non solo le opere finite, ma anche la tecnica usata e diversi aspetti che rientrano nell’arte madonnara - composta oltre al presidente Galluso, dallo scultore Cosimo Allera, dagli artisti Alessandro Allegra e Luciano Tigani e dall’Assessore alla cultura del Comune di Taurianova Maria Fedele.

«Quando si fa arte non si fa altro che suscitare le emozioni delle persone – ha commentato il presidente di giuria Domenica Galluso - quello che abbiamo visto ha prodotto emozioni e quando si unisce il pubblico, e quindi i passanti, con l’opera dell’artista è lì che nasce quel connubio speciale. L’arte madonnara è un’arte effimera, considerata un’arte povera, ma va valorizzata perché è un’arte a contatto con il pubblico e dà la possibilità di educare le persone all’arte».

Le medaglie donate ai vincitori sono state disegnate dall’orafa Giovanna Plataroti, e la vincitrice del Concorso ha ricevuto in dono anche una ceramica di Seminara del maestro ceramista Vincenzo Ferraro.

I tantissimi visitatori oltre ad ammirare lo spettacolo straordinario dei madonnari che in ginocchio con i gessetti in una mano e nell’altra le foto e le immagine da cui ispirarsi, hanno avuto la possibilità di ammirare attraverso l’opera alta quasi 6 metri dello scultore Cosimo Allera, l’omaggio a Umberto Boccioni, ma anche diverse mostre fotografiche e pittoriche, oltre che tanta arte di strada e musica, dall’Orchestra di Camera diretta dal Maestro Cettina Nicolosi alla travolgente festa della band tributo a Renzo Arbore.

Tantissimi anche i bambini che hanno partecipato al laboratorio a loro dedicato e che si sono messi in posa per le foto con l’opera in 4D dedicata ai Bronzi di Riace.

 La manifestazione è supportata dal patrocinio della Regione Calabria, del Consiglio Regionale della Calabria, della Città Metropolitana di Reggio Calabria, dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, della diocesi di Oppido Mamertina – Palmi, del Comune di Taurianova, della Consulta delle Associazioni di Taurianova, di Confcommercio di Reggio Calabria, della partnership artistica/didattica del Liceo Artistico di Cittanova e del Liceo Artistico di Palmi.