Preoccupata per l'aumento dei contagi e la difficoltà nel tracciamento, la dirigente scolastica Maria Brunetti si è rivolta al presidente facente funzioni della Regione. «Un altro mese di Dad non farà male a nessuno»
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Nelle ultime ore, non mancano gli appelli dei dirigenti scolastici calabresi, tesi a chiedere il rinvio della ripresa delle lezioni in presenza per le scuole di secondo grado. Ad Antonio Iaconianni, preside del Liceo Telesio di Cosenza, ha fatto eco anche Maria Brunetti, dirigente scolastico del Liceo Classico e Scientifico “Vincenzo Julia” di Acri.
Attraverso una lettera, la Brunetti si è rivolta direttamente al governatore della Calabria, Antonino Spirlì: «Manifesto, a nome della comunità scolastica che rappresento, un senso di spiccata preoccupazione per la ripresa delle attività didattiche in presenza – scrive la preside dell’istituto acrese frequentato da oltre 400 studenti – il motivo di tale timore non deriva da impreparazione o inadeguatezza nel dover affrontare la ripresa, o da inefficienza nell’attuazione delle misure di prevenzione del covid-19. Tutt’altro! Ogni scuola ha realizzato adeguamenti e misure di sicurezza, rifornendosi di tutti i dispositivi necessaria alla prevenzione ed al contenimento della pandemia». La comunità dello “Julia”, può contare anche su 70 tra docenti, impiegati e personale Ata, molti dei quali raggiungono Acri da Cosenza e dai comuni limitrofi. Medesimo discorso è valido per gli studenti che arrivano allo Julia da molti Comuni vicini.
«La preoccupazione di riprendere le lezioni in presenza nasce dalla consapevolezza dell’aumento dei contagi – scrive la Brunetti - della difficoltà dei tracciamenti, dalla diffusione del virus che rischia di diventare incontrollato».
L’invito che la dirigente fa a Spirlì è quello di continuare con la didattica a distanza: «La DaD e la DDI non sono aspetti negativi della scuola, anzi, consentono di facilitare sia l’approccio e sia i risultati nella didattica dell’apprendimento. Da quasi un anno la scuola sta affrontando l’emergenza in maniera encomiabile. Non sarà un altro mese di Didattica a Distanza che comprometterà l’andamento scolastico dei nostri studenti. Le chiedo, dunque, se possibile, di rinviare l’inizio della ripresa delle lezioni in presenza per le scuole di secondo grado».