Un viaggio tra i principali fatti di cronaca analizzati e approfonditi  con risvolti sociali, sociologici e inediti delle più potenti organizzazioni criminali. Presentato a Reggio Calabria “Storia segreta della ‘ndrangheta”  il nuovo libro del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, uno dei massimi esperti internazionali sui fenomeni mafiosi. L’evento, moderato dalla giornalista e scrittrice Paola Bottero si è svolto presso la sede della città metropolitana ed è stato organizzato dall’associazione culturale “incroci” con la collaborazione della libreria “Nuova Ave”.

 

Il libro scritto a due mani sta rapidamente scalando le classifiche di vendita, appena uscito è già stato ristampato, ed è l’ultimo di una serie di fortunati best-seller con cui i due autori hanno svelato al mondo i meccanismi della mafia calabrese, una delle organizzazioni criminali più pericolose e potenti del pianeta, con un fatturato annuo di diverse decine di miliardi di euro, in gran parte provenienti dal traffico internazionale di cocaina. Grazie alla sua enorme capacità di stringere relazioni con il potere, la 'ndrangheta si è infatti radicata in quasi tutti i continenti e ha assunto una dimensione "globale", in un singolare connubio di tradizione e adattabilità, forza d'urto e mediazione, logiche tribali e cointeressenze politico-finanziarie.

 

Ma la 'ndrangheta è anche, incredibilmente, l'organizzazione mafiosa meno conosciuta, tanto che non molti anni fa, prima della strage di Duisburg in Germania, era ancora considerata una versione casereccia e "stracciona" di Cosa nostra. «Se il potere politico avesse voluto, oggi noi avremmo un potere mafioso inferiore dell'80 per cento", ha dichiarato Gratteri presentando il nuovo libro.Noi dobbiamo lottare e denunciare queste cose, non possiamo stare zitti. Noi dobbiamo lavorare 12 ore di notte e di giorno, rinunciare alle ferie, tutto quello che è necessario fare. Non mi sta bene quella frase che si usa quando si è in difficoltà: i giudici devono parlare con le sentenze. Non è vero. La gente deve sapere anche la nostra versione». E l'appuntamento di  Reggio Calabria è servito ad approfondire proprio questo: la versione di un magistrato e di uno studioso che hanno deciso di dedicare la loro vita a combattere la 'ndrangheta, uno dei mali assoluti del nostro tempo.