«Sapevo che l'Italia protegge». A dirlo, secondo quanto si è appreso, è stato uno dei superstiti del naufragio di Steccato di Cutro sentito dal gip del Tribunale dei minorenni di Catanzaro, Donatella Garcea, nell'incidente probatorio per il presunto scafista 17enne.

L'uomo ha anche riferito che gli scafisti lo avevano rassicurato che una volta giunti nelle acque italiane i migranti sarebbero stati salvati. Il superstite ha poi detto che, una volta giunto a riva, c'erano solo due carabinieri ed un pescatore. Inoltre ha riferito di avere sempre viaggiato sotto coperta e di non essersi reso conto delle condizioni del mare. E poi, con l'avvicinarsi alla riva, di essersi molto preoccupato.