Sale a tre il bilancio dei calabresi morti nella tragedia di Genova causata dal crollo improvviso del viadotto autostradale Morandi.
Dopo Ersilia Piccinini, scomparsa insieme con il marito Roberto e il piccolo Samuele di 9 anni, alla lista delle vittime diramata dalla Prefettura del capoluogo ligure si aggiungono anche i nomi di Bruno Casagrande, 57enne di Antonimina, e di Luigi Matti Altadonna, 35enne originario di Curinga, nel Catanzarese, ma residente da tempo in Liguria. Il nome di Casagrande era spuntato inizialemente tra i dispersi nella tragedia, ma nelle ore successive la notizia del decesso ha trovato conferma da fonti ufficiali.


Matti, invece, era un operaio, sposato e padre di quattro bambini, e stava transitando sul ponte a bordo di un furgone della ditta per cui lavorava, quando è stato risucchiato dal collasso della struttura.

 

A lanciare l’allarme nei primi minuti dopo il crollo era stata la sorella di Luigi, Claudia, con un post sui social che ritraeva lo stesso Luigi per favorire l’identificazione nella speranza che fosse quantomeno ferito. Dopo qualche ora, però, la terribile conferma del decesso e la rabbia, affidata a un altro post, prima di tributargli l'ultimo, struggente saluto: «Ti amo amore mio arrivederci».

 


Neppure il padre Giuseppe è riuscito a trattenere lo sconforto, l’incredulità, l’impotenza di fronte a una tragedia che si sarebbe potuta evitare. Lo sfogo è ancora una volta sui social: «Ciao Lu buongiorno, tutto ok? Si papà oggi sono in centro credo di finire presto, a Genova piove. Mi raccomando vai piano. Certo papà a dopo. 11,20 papà, ho finito rientro in sede poi vado a casa. Ok a dopo. 11.35 autostrada. Cazzo! Lu ma non c'è il ponte, non sei sceso a controllare se potevi passare, no papà volevo tornare a casa!!! E ora cosa dico a tua moglie e ai tuoi quattro bambini?? Lu è tutto il giorno che aspetto la risposta, e tu te ne stai su quel cazzo di lettino avvolto con il lenzuolo bianco. Non rispondi, lo so, non c'era il ponte, ma stavolta non ho la risposta neanche io. Ci crederà Lara, Francesca, Tomas, Giuseppe e Cristian, che Luigi voleva tornare da loro, ma il ponte è crollato e non potrà tornate mai più dai suoi bambini. Qualcuno mi può dare una risposta?? Io, la mia famiglia, i familiari di tutte quelle vite spezzate pretendiamo una risposta. Grazie Autostrade per l'Italia, noi aspettiamo. Papà Giuseppe».


Ecco la lista completa della Prefettura diramata finora: Andrea Vittone 49 anni di Venaria Reale (Torino), Manuele e Camilla Bellasio 12 e 16 anni, di Pinerolo, Claudia Possetti 47 di Pinerolo (nucleo familiare), Andrea Cerulli 48 di Genova, Stella Maria Boccia 24, nata a Napoli e residente ad Arezzo; Samuele e Roberto Robbiano 8 e 44 anni e Ersilia Piccinino 41 (Sersale, Catanzaro), residenti a Campomorone (nucleo familiare), Marta Danisi 29, di Sant'Agata di Militello (Messina) e Alberto Fanfani 42, di Firenze (fidanzati); Juan Ruben Figeroa Carrasco, cileno di 68 anni, Elisa Bozzo 33, di Genova, Francesco Bello, 41, di Serra Riccò (Genova), Luigi Matti Altadonna 34 di Genova, Gennaro Sarnataro 43 di Volla (Napoli), Bruno Casagrande 57, di Antonimina (Reggio Calabria), Antonio Stanzone 29 e Gerardo Esposito 26 di Torre del Greco, Vincenzo Licata 57 di Grotte (Agrigento), Alessandro Campora 55 di Genova.

 

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