Si chiama "Mai più morti in mare" la manifestazione organizzata dalla Rete 26 febbraio per ricordare il tragico naufragio in cui persero la vita 94 persone
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«Un anno dopo la strage di migranti a Steccato di Cutro, alcuni tra i superstiti e i familiari delle vittime torneranno nel centro del Crotonese. E noi siamo pronti ad accoglierli e ad unirci al loro dolore e alle loro rivendicazioni. A tale scopo abbiamo organizzato una tre giorni di iniziative, denominata “Mai più morti in mare”, coinvolgendo anche le scuole, per raccontare le loro storie ai più giovani». Lo afferma, in una nota, la "Rete 26 febbraio", costituita dopo il naufragio del barcone carico di migranti in cui morirono 94 persone, 35 dei quali minori, e ci furono una decina di dispersi.
Tra le iniziative in programma, il 25 febbraio a Crotone una manifestazione dal titolo "Per non dimenticare". Nel pomeriggio dello stesso giorno ci sarà un dibattito con la partecipazione di una rappresentanza dei familiari delle vittime e dei superstiti. Il clou delle manifestazioni è previsto per lunedì 26 febbraio, giorno del primo anniversario del naufragio, con una veglia sulla spiaggia di Steccato di Cutro. L'inizio dell'iniziativa è fissato per le 4, l'ora in cui avvenne il naufragio. Alle 9 dello stesso giorno è in programma una conferenza stampa dei familiari delle vittime e dei superstiti, che avranno anche incontri con gli studenti di alcune scuole di Crotone e dell'Università della Calabria, a Rende.