«Cosa si può fare per queste povere vittime e cosa posso fare io?». È quello che si è chiesto la signora Nicoletta Parisi, vedova, 80 anni, davanti alle immagini della tragedia di Steccato di Cutro che scorrevano sugli schermi televisivi. Davanti a quelle drammatiche sequenze la donna, che vive a Botricello, comune del Catanzarese poco distante dal luogo del naufragio e dove sono stati recuperati tre corpi, non ci ha pensato due volte e ha deciso di mettere a disposizione dei loculi della cappella di famiglia per alcuni dei bambini morti tragicamente nel naufragio di domenica sulle coste del crotonese.

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Decisione che ha subito comunicato al sindaco Saverio Puccio. «Quello che ho visto - ha raccontato la donna che è madre di tre figli - mi ha toccato nel profondo e ho pensato di fare qualcosa». Anche il Comune di Botricello ha messo a disposizione alcuni loculi per la tumulazione delle salme. I cittadini si sono mobilitati raccogliendo capi di abbigliamento e beni di prima necessità per i superstiti