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Vibo Valentia – La sentenza del processo “Luce nei boschi” è arrivata. Pochi mimuti prima della mezzanotte e, il presidente Lucia Monaco, legge la sentenza.Sono 14 i condannati per un totale di 167 anni di carcere e 5 assolti. Prescrizione per gli altri 8 imputati. Il processo scaturito dall'operazione "Luce nei Boschi”, che vedeva imputati i presunti vertici della ‘ndrangheta delle Preserre vibonesi, accusati a vario titolo di associazione di stampo mafioso finalizzato alla commissione di omicidi, estorsioni, danneggiamenti e alla detenzione di armi e di ingenti quantità di traffico di droga. 24 e 22 sono gli anni inflitti ai fratelli Bruno e Gaetano Emanuele mentre, Antonio Altamura, ritenuto il boss storico delle Preserre, è stato condannato a 16 anni.
Le altre condanne: Francesco Capomolla 17 anni e 6 mesi; Franco Idà, Vincenzo Bartone, Pasquale De Masi e Giovanni Loielo 12 anni a testa; Antonio Gallace e Leonardo Bertucci, 8 anni ciascuno; Nazzareno Altamura e Vincenzo Taverniti 7 anni a testa; Giuseppe De Girolamo 1 anno e 6 mesi; Domenico Falbo (collaboratore di giustizia) 8 anni. Assolti l’ex sindaco di Gerocarne (Vv) Michele Altamura, l’imprenditore di Soriano Giuseppe Prestanicola, Rocco Loielo, Francesco Maiolo e Francesco Taverniti. Prescrizione per Rocco Santaguida, Girolamo Macrì, Roberto Codispoti, Bruno Zungrone, Giuseppe Nesci, Antonio Condina, Giuseppe Gentile, Michele Rizzuti.
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