Il direttore della Prevenzione del dicastero: «Preoccupano i focolai negli istituti che potrebbero essere conseguenza delle varianti». Atteso nei prossimi giorni anche il parere del Cts
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«Quando si parla di chiusure scolastiche è sempre doloroso. Ma laddove ci sono dei focolai o presenza di varianti è chiaro che tale decisione dolorosa è assolutamente da considerare. Dobbiamo essere pragmatici». A dirlo il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa al ministero della Salute.
«Il tasso di incidenza sta crescendo in età scolastica. Abbiamo una diminuzione dell'età media dei casi: ciò può essere un primo effetto delle vaccinazioni sugli anziani e soggetti nelle Rsa. Però cominciamo a vedere anche focolai nelle scuole e cio potrebbe essere conseguenza delle varianti che infettano di più i bambini ma senza forme gravi. Quest'ultimo è un elemento di cui tenere conto» - ha proseguito Rezza.
Intanto arriverà nei prossimi giorni un parere tecnico del Comitato Tecnico Scientifco sulla situazione epidemiologica nelle scuole, richiesta dai governatori alla luce della diffusione delle nuove varianti del Covid. È quanto emerge dalla cabina di regia che si è svolta oggi a Palazzo Chigi. A portare all'attenzione del Governo la richiesta delle Regioni sono stati i ministri delle Autonomie e dell'Istruzione, Mariastella Gelmini e Patrizio Bianchi. Nei prossimi giorni quindi il Cts si esprimerà e darà un quadro sulla diffusione del Covid negli istituti.