Due persone di origine turca sono state fermate dalla Guardia di Finanza in seguito allo sbarco di 68 migranti avvenuto ieri sulla costa ionica crotonese. Si tratta, secondo gli inquirenti, di due scafisti.   

Nelle primissime ore di ieri, nel corso di una crociera operativa finalizzata alla vigilanza e al controllo delle frontiere marittime nazionali, una vedetta della Sezione Operativa Navale di Crotone della Guardia di Finanza, equipaggiata con apparati ottici ad infrarosso di ultimissima generazione, ha intercettato, affiancato e bloccato in sicurezza, a circa un miglio da Le Cannella, una barca a vela monoalbero con bandiera Usa, senza controllo e in procinto di spiaggiarsi rimanendo in balìa delle onde, poiché i trafficanti, avendola abbandonata, si erano dati alla fuga con il tender di bordo.

L’intervento dei militari della Guardia di Finanza ha impedito che la situazione degenerasse in naufragio, evitando che l’eventuale incaglio dell'imbracazione mettesse in serio pericolo di vita gli occupanti, 68 persone di nazionalità afghana, tra cui circa 30 minori.

Preso il controllo dell’imbarcazione e assicuratisi delle condizioni delle persone a bordo, i finanzieri, una volta constatato che vi erano le condizioni di sicurezza per condurla in porto, hanno scortato la barca a vela sino agli ormeggi di Crotone unitamente all’unità SAR della Capitaneria di Porto crotone CP321, che ha fornito una cornice di sicurezza durante le operazioni di trasferimento dell’imbarcazione, in considerazione delle sfavorevoli condizioni meteo-marine.

Giunti in porto, i migranti sono stati consegnati alle autorità preposte all’accoglienza già allertati e pronti e la barca è stata sequestrata e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le successive ricerche e le concomitanti attività di indagine finalizzate all’individuazione dei responsabili, condotte sotto la direzione e lo stretto coordinamento della Procura della Repubblica di Crotone, hanno permesso di rintracciare e sottoporre a fermo i presunti trafficanti di esseri umani.