L'assegnazione di appartamenti e terreni per un valore di oltre 13 milioni di euro è stata disposta dal prefetto di Milano Luciana Lamorgese
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La sede della Prefettura di Milano. Immagine generica. Foto ANSA/Roberto Ritondale
Un altro passo verso la legalità oggi è stata fatto dalla Prefettura di Milano che ha riassegnato 97 immobili, fra appartamenti, terreni, box, per un valore di oltre 13 milioni di euro, confiscati alla criminalità organizzata, soprattutto alla 'ndrangheta, in Lombardia in particolare nella città metropolitana del capoluogo e in provincia di Monza. I manufatti saranno assegnati agli enti locali. In tal senso si è svolta una conferenza di servizi dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati (Anbsc): sono state presentate manifestazioni di interesse per quasi tutti beni in gran parte da Comuni per scopi sociali e istituzionali.
Luciana Lamorgese, prefetto di Milano, ha evidenziato che «il messaggio è chiaro: lo Stato esiste e il fatto che venga restituito alla collettività un bene che fino a poco prima era tenuto da consorterie criminali è un messaggio forte. Si riporta la legalità». Tra le proprietà confiscate spiccano quelle del boss della 'ndrangheta Costantino Mangeruca e della famiglia Valle he agiva nel territorio di Milano e provincia ed era legata alla potente cosca dei De Stefano di Reggio Calabria. In Lombardia sono 1078 i beni già assegnati a partire dal 1993, dei quali 225 nel 2017.