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Due nigeriani, Peter Samuel e Innocent Usunobun, sono stati fermati dalla squadra mobile di Reggio Calabria che li ha individuati quali scafisti al comando dell'imbarcazione sulla quale viaggiavano i 182 migranti. Il gruppo, infatti, era sbarcato domenica scorsa al porto di Reggio Calabria dopo essere stato soccorso in mare da una motovedetta della marina militare inglese al largo delle coste libiche. I due sono stati fermati nella stessa serata di domenica, ma la notizia è stata resa nota solo nella giornata odierna dalla polizia.
Reggio, sbarcati i 182 migranti soccorsi nelle acque del Canale di Sicilia
Ai due presunti scafisti, entrambi 28enni, vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Dalle indagini della Squadra mobile è emerso che i migranti erano a bordo di un barcone in legno, salpato da Sabratha, in Libia, circa 5 ore prima del soccorso, con insufficienti scorte di cibo e acqua. Nei giorni scorsi il gip ha convalidato i fermi e ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere. Nel corso delle attività investigative, inoltre, è stato sequestrato materiale ritenuto utile per il prosieguo delle indagini, al fine di identificare gli organizzatori, i finanziatori e gli altri complici del traffico di esseri umani.