La nave Sea Watch ha fatto ingresso nel porto di Reggio Calabria, con a bordo tra i trecento e i quattrocento migranti. Un approdo numeroso non così frequente come un tempo nella Città dello Stretto. L’organizzazione dell’accoglienza è già stata avviata ieri sotto il coordinamento della Prefettura e già sono stati allertati la Protezione Civile, guardie faunistiche ambientali, Croce rossa, Coordinamento diocesano Sbarchi e, ovviamente, l’Usmaf (ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera) che, nella persona del dottore Vincenzo Romeo, si occuperà delle visite mediche.

La partita della Reggina allo stadio Granillo oggi alle 14 contro Cittadella complica un quadro già problematico per la perdurante assenza di strutture di prima accoglienza nel comune di Reggio Calabria. A ciò si aggiungano gli impegni già in essere sul fronte della gestione dell’ordine pubblico vista anche la concomitanza di giostre e bancarelle.

Con ogni probabilità la prassi che stava consolidandosi di occupare gli impianti del Pallocino e dello Scatolone – prassi rispetto alla quale più di una società sportiva sarebbe già sul piede di guerra – oggi non potrà essere seguita. La curva dello stadio Granillo, sotto la quale in occasione degli ultimi approdi, hanno avuto luogo le visite mediche e le attività di identificazione a cura della questura, non sarà infatti disponibile oggi.

Sono state già allestiti tende e gazebo al porto. Sarà, dunque, la banchina di Ponente del porto di Reggio Calabria la sede delle attività di accoglienza. Con ogni probabilità, i migranti partiranno in giornata e saranno trasferiti nei centri di accoglienza, secondo il piano di riparto del ministero dell’Interno.