Ormeggiata sulla banchina di ponente del porto di Reggio Calabria la nave Diciotti della Guardia Costiera con 589 migranti a bordo proveniente da Lampedusa. Tutto pronto per lo sbarco e i primi trasferimenti verso le destinazioni indicate dal Viminale. 

Lo sbarco annunciato ieri dalla prefettura è, infatti, funzionale alla partenza direttamente dal porto reggino delle persone già fotosegnalati nell’hotspot dell’isola, ancora stretta nella morsa del sovraffollamento.

Al porto con le forze dell’ordine, la protezione civile, le guardie faunistiche ambientali, la croce rossa, i volontari del coordinamento diocesano sbarchi e mediatori e operatori delle ong. Una migliore organizzazione oggi si registra al porto con la presentazione già prima dello sbarco dei bagni chimici e dei kit di prima necessità per adulti e anche per bambini. Non sono previste visite mediche né attività di foto identificazione già espletate a Lampedusa.

A bordo 23 donne, 350 uomini che viaggiano soli e di 150 componenti di nuclei familiari con bambini. Già in altre due recenti occasioni la nave Diciotti è arrivata a Reggio da Lampedusa. Quasi 1800 persone sono passate con queste modalità dal porto di Reggio Calabria, nell’ultimo mese. 

In particolare lo sbarco dello scorso 23 febbraio ha reso necessario il pernottamento di quasi duecento migranti a Reggio, prima del trasferimento. Le strutture adattate per l’accoglienza dal comune di Reggio Calabria, anche in questo caso, sono il salone delle Piramidi del Cedir, fino a domenica occupato dai migranti sbarcati sabato, e la palestra dismessa della scuola Boccioni di Gallico. Questa, però al momento è già sovraffollata per la permanenza di oltre 150 migranti sbarcati sabato e ancora non trasferiti. Molti di loro sono minori non accompagnati. Una situazione precaria e che tuttavia ancora non incide sulla scelta di Reggio come porto di approdo.