L'uomo prestava servizio nel corpo di polizia penitenziaria ed è morto travolto dal fango dopo aver tratto in salvo i suoi due figli di 11 e 12 anni. Il cordoglio dlele istituzioni intervenute alle esequie
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Una marea umana si è riversata oggi pomeriggio a Cisternino, comune del Brindisino, per dare l’estremo saluto a Gianfranco Fumarola, il papà-eroe 43enne morto a causa della piena del torrente Raganello, dopo aver messo in salvo i suoi due figli di 11 e 12 anni. Alle esequie del poliziotto penitenziario che prestava servizio a Taranto hanno preso parte anche il prefetto di Cosenza, Paola Galeone, il sottosegretari alla giustizia, Jacopo Morrone e Vittorio Ferraresi, e il sindaco di Civita, Alessandro Tocci.
Il corteo funebre è stato aperto da due vetture della polizia penitenziaria. In concomitanza con la celebrazione è stato disposto il lutto cittadino. Presenti alla cerimonia funebre anche la moglie Cinzia e i tre figli dell'uomo, il più piccolo dei quali non aveva partecipato all'escursione nelle gole ed era rimasto con la madre. Parole di cordoglio sono state espresse anche dal sindaco di Cisternino, Luca Convertini e dai colleghi della polizia penitenziaria.
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