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«La dirigente scolastica ha provveduto a notificare alla famiglia del bambino un avviso di sanzione nei confronti dello stesso per avere, egli, provocato la lite con il collaboratore scolastico». È ciò che il garante dell'Infanzia, Antonio Marziale, sostiene sia avvenuto oggi, stigmatizzando duramente il comportamento della dirigente dell’Istituto comprensivo “Ferrari-Machiavelli” di Soriano, Licia Bevilacqua, che avrebbe così attribuito all’alunno la responsabilità dei fatti recentemente accaduti.
La vicenda risale al 9 novembre scorso, quando uno studente della scuola vibonese, di soli 12 anni, sarebbe stato aggredito da un collaboratore scolastico pochi minuti prima del suono della campanella.
«Appena due giorni orsono - continua Marziale nella sua nota - ho audito tutte le parti interessate e coinvolte nel caso del bambino di Soriano che ha denunciato di essere stato ripetutamente colpito da un collaboratore scolastico. All'unisono, Garante, direttore scolastico provinciale, dirigente scolastica, genitori e legale rappresentante del collaboratore scolastico, abbiamo concordato una strategia che badasse a riportare serenità emotiva nel bimbo, anche attraverso iniziative che avrebbero dovuto coinvolgere docenti, genitori e alunni».
Poi, continua Marziale, è stata inflitta la sanzione disciplinare nei confronti del ragazzino, con la dirigente scolastica che si è spinta «al punto di dichiarare che le tumefazioni e le escoriazioni evidentissime sul corpo dell'alunno se le sia provocate in maniera del tutto autonoma, buttandosi per terra e dimenandosi».
«Si tratta di un provvedimento - continua il Garante dell’Infanzia - che contravviene a tutto quanto era stato stabilito in sede di audizione e che offende la sensibilità e la dignità degli astanti, oltre che il rispetto dovuto ad un bambino che è tornato a casa con la necessità di ricorrere al pronto soccorso. Un provvedimento - continua - che si spinge ben oltre le proprie competenze, perché a stabilire la dinamica reale dovrebbero essere ben altre istituzioni e non la dirigente, che in sede di audizione ha ammesso di avere interrogato i propri alunni sugli accadimenti senza la presenza dei genitori, ed è il caso di ricordare che neanche un magistrato può ascoltare un minorenne senza genitori».
Quindi, Marziale non ha dubbi: «A questo punto, cade per volontà della dirigente scolastica ogni tentativo di possibile ricucitura tra le parti, così come si era convenuto ed in linea con quanto il Garante si premurava di promuovere attraverso le audizioni - continua Marziale - e per quanto mi riguarda, nel volgere di pochi giorni redigerò la relazione dell'audizione, che provvederò ad inviare alle autorità scolastiche ed agli inquirenti per agevolare il loro percorso di verifica. Anche se - aggiunge Marziale - mi aspetto che la direzione scolastica regionale anticipi gli inquirenti con un provvedimento nei confronti di una dirigente che non può arrogarsi il diritto di prendere in giro le persone e le istituzioni convenute, contravvenendo a quello che dovrebbe essere il suo primo obiettivo, ossia la tutela del benessere psicofisico del minore. Contestualmente - conclude il Garante - provvederò ad informare la deputata Dalila Nesci che mi ha segnalato l'episodio».