«Siamo soddisfatti perché è la soluzione più veloce rispetto alle almeno dieci opzioni che erano sul tavolo». Lo ha detto il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, a margine di una conferenza stampa sull’operazione anti-‘ndrangheta scattata oggi, commentando con i giornalisti la scelta di celebrare il maxiprocesso Rinascita Scott in un immobile nell’area industriale di Lamezia Terme, messo a disposizione dalla Fondazione Terina.

La scelta è stata adottata, ieri, in un vertice al ministero della Giustizia a Roma al quale, ha confermato Gratteri, «erano presenti il presidente della Corte d’appello di Catanzaro, il presidente del Tribunale di Catanzaro, io, il sindaco di Catanzaro, il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, c’erano i rappresentanti del ministero, il capo gabinetto e due vicecapi gabinetto, il capo del Dipartimento organizzazione del ministero, tutti i vertici del ministero».


Secondo Gratteri «la soluzione migliore è stata questa di Lamezia Terme, ecco perché. Primo: ancora ovviamente non c’è nulla di scritto, ma a voce la presidente della Giunta regionale della Calabria ha detto che dà in concessione gratuita questo locale lungo 100 metri per 80 e – ha spiegato il procuratore della Repubblica di Catanzaro - dove possono stare comodamente mille persone, e questa è la cosa più importante, la cosa base. Poi: la Protezione Civile come emergenza ristrutturerà questo locale interno per renderlo agibile nel breve periodo. Si pensa che, se si firma, nell’arco di un mese o un mese e mezzo riusciranno a completare internamente e poi con calma si faranno le opere di messa in sicurezza, ma nel frattempo ovviamente – ha concluso Gratteri - la sicurezza la garantiranno i Carabinieri e l’Esercito».