A sette anni dall'operazione che ha colpito le cosche Accorinti, Bonavita, Melluso, Il Grande e Mancuso, il procedimento con rito ordinario arriva al momento della requisitoria. Tra le persone coinvolte anche imprenditori, avvocati ed ex assessori
Processo Costa Pulita contro i clan del Vibonese: richieste di pena per 39 imputati su 43
Processo Costa Pulita contro i clan del Vibonese: richieste di pena per 39 imputati su 43
Processo Costa Pulita contro i clan del Vibonese: richieste di pena per 39 imputati su 43
Il pm della Dda di Catanzaro, Annamaria Frustaci, ha formulato oggi le richieste di pena nel processo con rito ordinario nato dall'inchiesta Costa Pulita, che si sta celebrando davanti al Tribunale collegiale di Vibo Valentia. L'operazione scattò nell'aprile del 2016, andando a colpire per la prima volta i clan Accorinti, Bonavita e Melluso di Briatico e Il Grande di Parghelia. Insieme a loro anche esponenti della famiglia Mancuso di Limbadi. Le richieste arrivano oggi a ben sette anni da quella data e a sei dall'apertura del processo, avvenuta il 24 luglio 2017. Tra gli imputati (45 in tutto) anche imprenditori, avvocati, presunti prestanome ed ex assessori.
Diverse le parti civili nel processo, e in particolare: gli imprenditori Angelo Derenzo, Giuseppe De Masi, Francesco Cascasi e Salvatore Barbagallo, la Regione Calabria, la Provincia di Vibo, il Comune di Vibo, il Comune di Briatico, il Comune di Parghelia, l’associazione Antiracket e antiusura della provincia di Vibo, l’associazione Sos Impresa. Il troncone celebrato con rito abbreviato è giunto alla sentenza di appello il 9 maggio scorso.
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