ACRI- Le indagini, condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, sono state chiuse lo scorso aprile. Ora, la Procura distrettuale potrà invocare il rinvio a giudizio oppure l'archiviazione delle accuse. I 24 indagati-sette arrestati e diciassette indagati tra cui nomi eccellenti - sono  accusati di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata,concussione, corruzione elettorale, usura, frode informatica e reati in materia di armi. Gli inquirenti avrebbero delineato l’assetto della cosca Lanzino-Ruà di Acri, i cui appartenenti, fra l’altro, avrebbero condizionato l’attività del Dipartimento Agricoltura e Forestazione della Regione Calabria e del Comune di Acri per l’aggiudicazione di appalti pubblici nel settore della forestazione ed a favore di società ritenute di riferimento dello stesso sodalizio di ‘ndrangheta. Sarebbero state riscontrate anche pressioni nei confronti dei funzionari che trattavano le pratiche e che si erano rimostrati riottosi.