Ci sono anche i boss Francesco Mancuso e Filippo Fiarè. In 57 hanno invece scelto il rito ordinario e per loro l’udienza preliminare proseguirà il 20 ottobre
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Arrivano nuove richieste di rito abbreviato dinanzi al gup distrettuale, Matteo Ferrante, nell’ambito dell’udienza preliminare per l’operazione Petrolmafie. Alle dieci richieste già avanzate se ne vanno ad aggiungere ulteriori otto. Si tratta di:
- Francesco Mancuso, 64 anni, di Limbadi, detto “Tabacco” (in foto)
- Filippo Fiarè, 64 anni, di San Gregorio d’Ippona
- Giuseppe Barbieri, 48 anni, di Sant’Onofrio
- Gerardo Caparrotta, 53 anni, di Sant’Onofrio
- Francescantonio Anello, 32 anni, di Filadelfia
- Daniele Prestanicola, 39 anni, di Maierato
- Salvatore Giorgio, 47 anni, di Catanzaro
- Orazio Romeo, 52 anni, di Catania
Petrolmafie, le richieste di rito abbreviato
Tali posizioni vanno ad unirsi ad altri dieci imputati che hanno chiesto il rito abbreviato:
- Pasquale Gallone, 61 anni, di Nicotera
- Gerardo Caparrotta, 53 anni, di Sant’Onofrio
- Vincenzo Zera Falduto (cl.’88) di Reggio Calabria
- Giocchino Falsaperla (cl.’65) di Catania
- Marco Lione (cl.’73) di Napoli
- Giuseppe Mercadante (cl.’79) di Casal di Principe (Ce)
- Antonio Ricci (cl.’60) di Montecorvino Pugliano (Sa)
- Alessandro Primo Tirendi (cl.’82) di Milano
- Armando Carvelli (cl.’86) di Crotone
- Giovanni Carvelli (cl.’84) di Petilia Policastro
L’udienza per loro è stata aggiornata al prossimo 13 dicembre.
Petrolmafie, il patteggiamento della pena e il rito ordinario
Hanno invece preannunciato il patteggiamento della pena:
- Alberto Agosta di Catania
- Enrico Agosta di Catania
- Gennaro Basile di Napoli
- Ciro Sodano di San Giorgio a Cremano
- Luigi Borriello di Torre del Greco
- Raffaele Celotto di Napoli
- Francesco Rugeri di Motta Sant’Anastasia
- Antonino Signorello di Belpasso.
In 57 hanno invece scelto il rito ordinario e per loro l’udienza preliminare proseguirà il 20 ottobre.
Associazione mafiosa, estorsione, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche, intestazione fittizia di beni, evasione delle imposte e delle accise anche mediante emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, corruzione, scambio elettorale politico mafioso, turbativa d’asta i reati, a vario titolo, contestati.
Inchiesta Petrolmafie, le parti civili
Il gup ha poi ammesso le costituzioni di parte civili della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero dell’Interno, dell’Agenzia delle dogane, dell’Agenzia delle Entrate, della Regione Calabria, dell’Associazione antiracket e antiusura (avvocato Giovanna Fronte), della Provincia di Vibo Valentia (avvocato Maria Rosa Pisani), dei Comuni di Vibo Valentia (avvocato Maria Antonietta La Monica), Sant’Onofrio (avvocato Maria Antonietta La Monica) e Limbadi (avvocato Giulio Ceravolo), della Cooperporo.